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mercoledì 24 febbraio 2010

Combinazioni alimentari corrette


Combinazioni alimentari corrette
Le combinazioni alimentari sono sempre al centro dell’attenzione per tutte quelle persone che ogni giorno si approcciano a una dieta, e in linea più generale a un’alimentazione attenta ed equilibrata.
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In base al tipo di dieta del momento, le combinazioni spesso cambiano, a volte si presentano davvero in modo bizzarro, senza un fondamento neanche lontanamente logico, ma semplicemente motivato dalle tendenze nutrizionistiche di un nuovo guru più o meno preparato e professionale sull’onda mediatica.

In realtà le combinazioni alimentari sono un discorso molto serio, che va approfondito e trattato senza seguire mode, pagine platinate di giornali trendy o consigli di star del jet set, che spesso lanciano senza neanche rendersi conto della reale ricaduta sui fans, che si berrebbero ogni loro parola pur di seguire il beniamino del momento.

Partiamo dal principio basilare che il cibo è necessario perché è nostro unico carburante per far funzionare al meglio la “macchina corpo”, non esistono altri combustibili energetici, si può consumare sotto varie forme, colori, densità ma resta comunque il solo mezzo non solo di sussistenza fisiologica, ma di energia per il metabolismo e con esso tutte le micro e macrofunzioni visibili e invisibili ai nostri occhi.

La malattia è a volte un sintomo legato a una mancanza di diversi principi nutritivi, a uno squilibrio nel quantitativo totale, a un rapporto cibo-mente alterato, basti pensare alle avitaminosi, all’ipertensione e tante altre problematiche dove il cibo da una parte può prevenire dall’altra può causare malattia con la sua “semplice” assenza o disequilibrio.

La dieta mediterranea è l’esempio perfetto di ottime combinazioni alimentari da seguire tutti i giorni. Non sono in sintonia con chi segue svariate tipologie di diete dissociate, poiché in realtà è paradossale poter pensare di dissociare i cibi, nella stessa pasta convivono oltre agli zuccheri a lento assorbimento (amido) anche le proteine di ovvia origine vegetale, così come nell’uovo convivono proteine, lipidi e tracce di zuccheri.
Il nostro organismo ha necessariamente bisogno di introdurre proteine, lipidi e carboidrati, nelle giuste proporzioni e percentuali, ogni giorno, così come vitamine, sali minerali, fibra e acqua.


Associazioni alimentari corrette a pranzo e cena
I pasti principali cioè la cena e il pranzo, dovrebbero sempre essere composti di un primo piatto di pasta o riso con condimento semplice e leggero, magari a base di verdure di stagione, ed essere seguiti da un secondo a base di carne, o pesce o uova e solo saltuariamente affettati.
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Il pesce dovrebbe essere presente almeno due o tre volte la settimana, e la carne solo 2 o al massimo tre volte, in alternativa formaggi, uova, senza dimenticarsi dei legumi fonte naturale di proteine vegetali.

A pranzo ottima come combinazione alimentare il primo piatto a base di pasta o riso unito ai legumi, perfetto perché a livello aminoacidico (i costituenti base delle proteine) è praticamente completo, cosa che consumando solo la pasta o solo il riso senza carne, o legumi o pesce, ciò non si verifica. Quindi attenzione alle diete che lasciano solo a pranzo la pasta senza accompagnarla con una giusta quantità di proteine fondamentali per stimolare al meglio il lavoro metabolico del nostro organismo.

A cena si potrà optare per una porzione di carne o pesce o una frittata accompagnata da verdura (almeno due porzioni nell’arco della giornata), e un panino, e per terminare o dopo il pasto o lontano da esso un frutto.
Il pane in questo caso è necessario per compensare la mancanza di pasta, o riso o polenta, apportando il giusto quantitativo di zuccheri al corpo.


Dal punto di vista delle percentuali ogni giorno dovremmo introdurre circa il 55-60% di zuccheri, il 15% di proteine, circa un grammo per kg di peso corporeo ideale e la restante quota di grassi.

Combinare correttamente gli alimenti vuol dire essenzialmente assicurare, sempre nel rispetto dei propri fabbisogni personali, la giusta quantità sopra riportata e mantenersi in salute, affiancando ogni volta sia possibile dell’attività fisica moderata.
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Proteggere le mani .....

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Proteggere le mani
Le mani, le usiamo e muoviamo continuamente, facciamo mille cose, addirittura a volte con una mano ad esempio stiriamo e con l’altra riusciamo a girare la minestra o a parlare al telefono. Sono il nostro ponte sul mondo, perché grazie ad esse riusciamo ad operare, ad esercitare mille mansioni e compiti, e proprio per tutti questi motivi è necessario proteggerle e averne la massima cura e attenzione.

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OKKIO AI DEYERSIVI

Proteggerle dalle condizioni più pericolose, basti pensare ai detersivi per i piatti, o quelli usati per pulire la casa, spesso aggressive e irritanti per la cute, il primo e semplice consiglio, che però spesso molte di noi, non attua, è quello di asciugarle sempre molto bene, soprattutto se poi dobbiamo uscire da casa, vedremo tra poco il motivo, e poi secondo consiglio indossate sempre i guanti, ogni qualvolta dobbiate avere contatto con acqua e qualche detersivo, in questo metterete una barriera protettiva valida e resistente.



Asciugare sempre accuratamente le mani
Quando siete in un luogo pubblico o in ufficio e vi lavate le mani in bagno, asciugatele in una salviettina di carta, spesso quei meccanismi che fanno fuoriuscire aria calda per asciugare seccano troppo la pelle.
O peggio, non l’asciugano totalmente, ecco che poi uscendo, l’epidermide resterà umida e il pericolo è in agguato! Infatti, il freddo, l’aria gelida, sono tutti elementi che soprattutto nelle stagioni poco clementi, possono causare secchezza delle mani, pelle squamosa, ruvidità, arrossamenti e altri tipici problemi.

Come difenderle in questo caso?
Oltre ad asciugarle bene, indossate sempre prima di uscire dei guanti, il vecchio consiglio delle nonne, sciarpa, guanti e cappello di lana, ci protegge davvero da tanti malanni e scocciature!
La lana, impiegata per i guanti, isola assolutamente dal freddo, e protegge le nostre amiche mani, ma andranno benissimo anche materiali come il pile, purché siamo materiali adatti a far traspirare la pelle e non a bloccarla.

Troppi lavaggi sono dannosi
Per i maniaci della pulizia, un piccolo consiglio. Lavarsi le mani è sicuramente un atto di cura e educazione, ma anche di vera e propria difesa per l’igiene personale. I lavaggi però non devono essere eccessivi, poiché spesso i saponi (anche se delicati) possono in realtà aggredire la cute, portando via da essa quel sottile strato protettivo che madre natura ha conferito, ciò è dovuto proprio all’effetto radicale di alcune schiume.
Non dimentichiamoci mai di nutrirle con una buona crema sia di giorno sia di notte, in questo caso in commercio ne esistono moltissime e di svariate tipologie e ingredienti.


Applicare una crema nutriente e idratante
Prima di applicare una crema è bene però praticar periodicamente un buona pulizia, cioè l’allontanamento delle cellule morte, la cosiddetta esfoliazione, che elimina tutte le cellule morte, contrasta una evidente e antiestetica ruvidità, rinnova la cute donandole una bella e sgargiante luminosità.
Effettuare quindi un buon scrub, è possibile rispettando magari una periodicità di circa due settimane uno dall’altro.
Al mattino usate magari creme particolarmente idratanti, ricche di estratti vegetali e di ingredienti quali ad esempio aloe, timo, olivello, vitamina E.
La sera dovreste preferire invece creme molto nutrienti, ricchi e soprattutto di burro vegetale, come il Karitè, mandorle, Jojoba ecc, perfetti per mani particolarmente screpolate gli impacchi, ovvero coprire le mani con un abbondante impacco di crema, infilarle in guanti di cotone e lasciare agire per una notte intera, al mattino sciacquare e mettere un leggero strato di semplice crema idratante.


Qualche ultimo consiglio “della nonna” per le mani screpolate dal freddo:

•Quando cuocete la pasta, non buttate l’acqua, una volta tiepida immergetevi le mani, un vero toccasana al 100% naturale, vedrete subito i risultati e la morbidezza della pelle.
•versate sulle mani puro succo di limone, poi passatele sotto abbondante acqua e spalmatevi qualche goccia di glicerina, effetto seta!
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L'ARGILLA per bellezza ....

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Argilla per bellezza
Usata sin dall’antichità per i suoi grandi benefici, nota anche per le sue proprietà cosmetiche. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche principali e come possiamo usare l’argilla per la cura della nostra bellezza.

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L’argilla è davvero un elemento molto importante per la cura della nostra bellezza ed ha radici lontane nel tempo, si racconta che persino il popolo degli egizi la usasse come cosmetico. Nonostante ciò attualmente non sono molti quelli che ne conoscono le proprietà benefiche.
L’argilla è formata da molti minerali, che coesistono armonicamente; il minerale più importante contenuto nell’argilla è il silicato di alluminio, ma sono presenti nell’argilla, anche se in quantità minori, l’argento, il ferro, il mercurio, il piombo, l’oro, lo stagno e il rame. Un complesso di elementi che rendono l’argilla un bene naturale molto prezioso che, oltre che per la cura della bellezza del viso e del corpo, è importante anche per i dolori muscolari-scheletrici, per le infiammazioni dei nervi e ha proprietà antidolorifiche, antibatteriche e antinfiammatorie.

Molti prodotti di bellezza contengono argilla, proprio per le sue caratteristiche rimineralizzanti e agli oligoelementi che contiene, che svolgono un’importante azione su alcune patologie e disturbi della pelle; inoltre ha un potere assorbente che favorisce l’eliminazione dell’impurità.
Quindi se volete rendere la vostra pelle ancora più luminosa, liscia e levigata e così più bella, potete fare una buona maschera d’argilla.
Ricordate che ci sono quattro qualità di argilla utili per la cura del corpo, che si distinguono in base al colore:

•L’argilla verde viene utilizzata per preparare maschere per il viso per coloro che hanno problemi di acne o di pelle grassa. Non è consigliata per chi ha la pelle secca. Questo tipo di argilla può essere usata anche nell’acqua tiepida per risciacqui intimi in caso di cistiti o infiammazioni.
•L’argilla rossa è ideale per tutti quei tipi di pelli ultradelicate che s’infiammano e si arrossano facilmente. Ha un forte potere antinfiammatorio. Se soffrite di gengive infiammate, basterà che immergiate lo spazzolino in questa argilla e lo passiate delicatamente sulle gengive per poi risciacquare accuratamente.
•L’argilla bianca ha un potere esfoliante della pelle, poi purifica la pelle grassa e restringe i pori dilatati. Viene usata anche per la pelle screpolata, soprattutto quella dei piedi.
•L’argilla grigia è adatta per le pelli miste e spesso viene utilizzata sotto forma di impacco per tonificare e snellire le cosce e i glutei.

Le maschere all’argilla sono l’ideale per la pulizia del viso. Per chi non vuole comprare una maschera all’argilla già pronta, ma ne vuole preparare una a casa da sé, ecco i semplici passaggi da fare:

1.Preparate una ciotola e aggiungetevi un bicchiere di argilla in polvere (la trovate facilmente in erboristeria)
2.Aggiungete poi mezzo bicchiere d’acqua e un cucchiaio di yogurt naturale
3.Mescolate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo

Quindi lavate il viso con acqua fredda, in modo che la pelle sia tonificata e pronta per la maschera. Dopo aver asciugato con delicatezza, applicate su viso e collo il composto, spalmandolo bene; lasciate quindi la maschera in posa per una ventina di minuti. Infine sciacquate bene con acqua tiepida. Noterete subito che la vostra pelle sarà rivitalizzata, levigata e più luminosa.



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giovedì 18 febbraio 2010

Alcuni rimedi dolci per aiutarsi a vivere meglio ....

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Alcuni rimedi dolci per aiutarsi a vivere meglio

Il rimedi dolci sono metodi alternativi alla medicina tradizionale che sempre più persone adottano per curarsi. I più conosciuti sono l'omeopatia, l'agopuntura, la fitoterapia, i fiori di bach e la chiropratica.
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Molti sono gli Italiani che tentano di curarsi con metodi “alternativi” alla medicina tradizionale. Questa, benché efficace, comporta spesso effetti indesiderati e per i piccoli disturbi a volte è più indicato un rimedio “dolce”. Vari sono oggi i rimedi che vanno di moda in Italia, la loro azione non è sempre chiara e la loro azione non provata scientificamente. Ecco una lista dei rimedi dolci più conosciuti.

L’Omeopatia

Basata sul principio della similitudine, l’omeopatia consiste nel somministrare alla persona malata una sostanza che in realtà, se somministrata a una persona sana, provocherebbe i sintomi di quella stessa malattia. Come dire che per curare un’insonnia si darebbe a bere del caffè! La sostanza in questione, generalmente tratta dal mondo vegetale, chiamata principio omeopatico viene diluita ed è così che viene potenziato il suo effetto farmacologico.

Questo rimedio è molto criticato perché non esistono studi teorici sulla sua efficacia. Si ritiene che gli effetti terapeutici dei rimedi omeopatici sono dovuti a un effetto placebo. Eppure l’efficacia dell’omeopatia è stata riscontrata anche sugli animali e sulle piante: effetto placebo?

Nonostante tutto in Italia la prescrizioni dei medicinali omeopatici spetta esclusivamente ai medici e in alcuni paesi europei come la Francia l’omeopatia è inserita nell’ambito del sistema sanitario. I medicinali omeopatici si presentano sotto forma di granuli e globuli da lasciar sciogliere in bocca lontano dai pasti.

La fitoterapia

Questa cura prevede l’utilizzo delle piante. È il più antico metodo terapeutico al mondo. L’efficacia delle sostanze attive di alcune piante sull’organismo è stata scientificamente provata e molti medicinali tradizionali sono composti da questi principi. I rimedi fitoterapici si trovano sia in farmacia che in erboristeria e si presentano sotto varie forme come quelli tradizionali. La fitoterapia è considerata una medicina dolce ma va anche considerata con cautela perché laddove ci sono principi attivi ci possono anche essere effetti collaterali.

L’agopunturaAgopuntura

Di origine cinese, l’agopuntura è una tecnica che ha come scopo di curare tramite l’inserimento di aghi in particolari punti del corpo secondo il male e secondo uno schema ben preciso. La sua efficacia non è stata provata scientificamente anche se si parla molto spesso in senso positivo delle sue proprietà analgesiche.

L’omotossicologia

Si presuppone che alcune patologie sono dovute a un accumulo di tossine nell’organismo dovuto all’alimentazione errata, allo stress, ai medicinali … L’omotossicologia si propone di eliminare queste tossine grazie a farmaci disponibili in farmacia in forma liquida. Il suo sistema di azione si basa sull’omeopatia.

L’osteopatia

È una terapia manuale che si propone di curare varie patologie attraverso la manipolazione: attraverso il trattamento delle disfunzioni muscolo-scheletriche, somatiche e nervose si facilita il potere di guarigione.

La chiropratica

Si concentra sul trattare le cause che provocano i problemi fisici invece di trattare i sintomi. La chiropratica si basa su un assunto molto semplice: problemi strutturali del corpo, particolarmente problemi che implicano la colonna spinale, possono generare disfunzioni alla funzionalità del corpo, specialmente al sistema nervoso.

La naturopatia

La naturopatia fa riferimento a metodiche di approccio naturali e raggruppa varie discipline come la kinesiologia applicata, l’iridologia, l’idroterapia, il massaggio, il reiki, la cromopuntura, la riflessologia plantare, la floriterapia.

Quest’ultima in particolare è più conosciuta come rimedio con i Fiori di Bach e agisce profondamente sulla mente ma può anche essere di aiuto in caso di problemi fisici. Consiste nello sfruttare le proprietà curative dei fiori. L’infusione finale dei fiori ha una particolare “informazione di campo” in grado di entrare in risonanza con l’organismo. I rimedi floriterapici sono in grado di agire sulla mente e sul corpo. In poche parole è l’energia di questi fiori che agisce sul nostro sistema energetico.

Degli studi che riguardano questo rimedio sono in corso. Generalmente i fiori di Bach sono reperibili in erboristeria dove è opportuno farsi aiutare ad individuare i “propri fiori”. Una volta individuati, viene preparata la miscela in una bottiglietta con il contagocce di cui si assumono 4 gocce sotto la lingua almeno 4 volte al giorno.

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I Pericoli dei rimedi naturali .......

I Pericoli dei rimedi naturali

I rimedi naturali con le erbe fanno bene, ormai tutti lo sanno. Bisogna prestare attenzione però, perché anche queste dolci alleate della salute, se usate in malo modo, possono essere nocive!


Le nonne le consigliano per curare molti disturbi e su internet vengono osannate da chiunque. Tuttavia serve un po’ di cautela: i rimedi naturali possono essere utili, ma attenti anche in questo caso alle cure fai da te, perché l’uso delle piante medicinali può avere, al pari dei farmaci, effetti collaterali pesanti. L’invito quindi è quello di usare questi prodotti con prudenza e di rivolgersi ad un fitoterapeuta.

I consigli dell’esperto
Le erbe e i prodotti naturali ormai possono essere comprati ovunque: al supermercato, in farmacia, erboristeria, e persino su internet. Tuttavia serve un po’ di prudenza; questi prodotti non devono essere usati a cuor leggero, perché possono causare effetti indesiderati. Per esempio possono interagire con altri farmaci e causare spiacevoli inconvenienti. Per questo è fondamentale chiedere sempre informazioni al proprio medico, e evitare le scelte fai da te e creare pozioni lette sui giornali. Le erbe possono essere davvero preziose, ma se mal preparate o usate scorrettamente possono diventare controproducenti. Per questo sì alla medicina naturale, ma con il consiglio degli esperti.

Rischi di alcuni rimedi naturali
La soia
SoiaSi sa molto delle proprietà benefiche della soia: abbassa il colesterolo, è perfetta in menopausa e combatte la carenza ormonale. Ma non tutti sanno che l’uso della soia ha anche dei rischi: da qualche tempo su internet vengono vendute tisane che contengono i fitoestrogeni della soia, che dovrebbero essere efficaci per i tumori al seno. Ma la ricerca ha smentito e anzi, ha dimostrato che questi ormoni potrebbero stimolare la crescita delle cellule tumorali.
Il ginko biloba
Foglia di Ginko BilobaQuesta pianta ha numerose virtù: viene usata per migliorare memoria e attenzione ed è consigliata anche per la depressione in menopausa. È indicata per prevenire le forme di Alzheimer e i problemi circolatori. I rischi di effetti collaterali sono bassi, ma può interagire negativamente con i farmaci usati per curare il cuore e problemi di pressione. Non bisogna usarlo sotto forma di decotto, perché le sue foglie sono irritanti.
BorraggineLa borragine
È una pianta dai fiori blu e viene usata anche in cucina. Le capsule hanno ottimi effetti antinfiammatori e sono ideali per prevenire artrite e osteoporosi. Tuttavia le sue foglie e i fiori contengono sostanze che danno disturbi al fegato e in altissime dosi possono causare i tumori.
L’iperico
IpericoChiamato anche erba di san Giovanni, ha numerose proprietà: il suo olio è utile per scottature ed eritemi, e il suo estratto è un potente antidepressivo, tanto che negli ultimi tempi è stato formulato un preparato da acquistare con ricetta, diverso da quello disponibile in erboristeria. Questo prodotto, però può interagire con alcuni farmaci, annullando la loro efficacia; tra questi la pillola anticoncezionale, i medicinali antirigetto e gli anticoagulanti.

Per saperne di più
Per conoscere le virtù, le preparazioni e gli eventuali effetti collaterali dei medicamenti naturali, basta cliccare sul sito di Naturamedica, realizzato dal Centro di Medicina Naturale dell’Ospedale di Empoli; contiene le schede di numerose erbe, con la loro descrizione e i consigli per un uso corretto e consapevole.

mercoledì 10 febbraio 2010

Pappa reale .......



Pappa reale

Alimento altamente nutritivo prodotto dalle api operaie per l'ape regina. E ottimo anche come ricostituente e toccasana per la salute dell'uomo.


Api operaie


Le api sono piccoli e operosi insetti, mai fermi, sempre impegnate a fare qualcosa, da loro è davvero difficile non imparare e rimanere comunque sempre affascinati. Grazie al loro quotidiano impegno, da sempre regalano all’uomo i loro prodotti come il miele o la pappa reale. Tutti prodotti naturali e utilissimi per la nostra salute, basti pensare ai benefici diretti di un buon cucchiaino di miele aggiunto ad una calda tisana, durante l’inverno, per combattere gli antipatici e fastidiosi mal di gola.
La pappa reale è un vero e proprio concentrato di energia, adatta per grandi e piccini, facile da usare, se unita ad altri integratori e tonici può davvero rappresentare un aiuto contro diversi stati di debolezza e stanchezza, spesso legati al cambio di stagione.

Ape regina

Facciamo un passo indietro per conoscere l’origine della pappa reale, come da dove proviene, per chi è prodotta o a chi è originariamente dedicata.
La pappa reale, lo anticipa già la parola, non è un alimento per tutti, ma un qualcosa di speciale diretto e dedicato solo all’ape regina, che allo stato larvale è nutrita solo con essa. Pensate che se per caso la regina in forma di larva venga a mancare, le api continuano senza sosta a produrne, raccogliendo nettare e polline, lavorandoli e digerendoli e secernendo tale leccornia.


Qual è la sua composizione? E’ formata per più del 60% da acqua, per un 14% circa da zuccheri, un 13% circa da proteine e la restante quota da lipidi, senza dimenticare l’alto livello di vitamine soprattutto quelle del gruppo B, la C, la A, la E, e ancora calcio, fosforo, potassio, silicio e zolfo, rame e ferro.

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 Il suo utilizzo permette un più facile riequilibrio del sistema endocrino, aiuta nei casi di anemie, stimola inoltre l’appetito, combatte i radicali liberi e quindi l’invecchiamento. Tra le varie componenti importanti c’è l'acido 10-idrossidecenoico, con azione antibatterica e antitumorale. Ricordatevi però che quest’acido tende a svanire nella pappa reale se non è fresca. Occhio allora alla qualità e alla freschezza del prodotto acquistato. Secondo alcuni la giusta quantità di pappa reale da assumere al giorno dovrebbe essere intorno ai 100 mg, se si parla di pappa reale fresca, se è liofilizzata la quantità è minore perché è concentrata.
E' un rimedio antichissimo, che già le nostre nonne consigliavano, sapendo che dal frutto più pregiato dell’alveare si potesse ricavare un vero toccasana per la nostra salute.
Pappa realePer ciò che riguarda il gusto forse a non tutti può piacere, infatti è lievemente acida, dal colore biancastro e dall’odore deciso. Ad esempio per i bambini esistono in commercio formule gradevoli, contenute in fialette semplici da usare.
Il momento migliore per consumare la pappa reale è al mattino, assolutamente a digiuno, poi dopo si può proseguire con la normale colazione. Ultimo piccolo consiglio: conservatela in frigorifero e se potete cercate di acquistarla direttamente dagli apicoltori, spesso presenti nei mercati rionali e domenicali, sia in paese sia in città.


E poi basti pensare che l’ape regina diventa tale in soli 16 giorni di puro e “reale” nutrimento e ha una vita media di 5 anni! A differenza delle altre api che diventano operaie in 21 giorni e vivono solo poco più di due settimane. C’è sicuramente da meditare.

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lunedì 8 febbraio 2010

Le terme sono ....



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Le terme sono conosciute fin dai tempi più antichi per le proprietà curative e terapeutiche. Nel nostro Paese ne esistono moltissime. Ho scelto di parlarvi delle Terme di Acqui perché trovo che siano davvero molto interessanti, sia per ciò che concerne le acqua, sia per la loro collocazione geografica.
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Acqui Terme è una graziosissima città termale in provincia di Alessandria, già nota ai tempi dei Romani, infatti il nome originario del luogo era Aquae Statiellae, in virtù e onore alle sue acque piacevolmente calde, che provengono dal fiume Bormida e sgorgano proprio nel centro storico della città.
La peculiarità di queste acque è di essere sulfureo-salsobromojodiche, con una temperatura di 75°C circa. La ragione di una temperatura così elevata è legata all’origine di quest’acqua, che risale da profondità elevate, passando nei pressi della massa magmatica. L’origine dell’acqua è in realtà celeste, nel senso che si tratta di acqua piovana, che è penetrata nel suolo, si è arricchita di minerali, e durante un ciclo di quasi 60-70 anni in essa sono rientrati addirittura gli antichi sali minerali tipici del mare, perché non dimentichiamo che un tempo al posto della pianura padana c’era il mare! Da questo ne consegue la composizione “salso” di derivazione infatti salina.
Fontana acqua termale la Bollente Acqui Terme
La fontana marmorea dalla quale sgorgano queste acque, chiamata la Bollente, rappresenta sicuramente un simbolo di Acqui Terme, la quale anticamente aveva un’usanza, o almeno così narra la leggenda, cioè quella di immergere tutti i bambini appena nati per qualche secondo in quest’acqua bollente, coloro che sopravvivevano venivano appellati in dialetto storico sgaientò ovvero scottati.

Logo Terme AcquiQueste acque sono impiegate non solo per dare sollievo e cura al corpo che le riceve, ma anche alla psiche, grazie al rilassamento che ne consegue. Queste doti venivano sfruttate dai Romani e durante il Medioevo, per poi arrivare ai nostri giorni, sostenute dall’accreditamento di numerosi studi e ricerche scientifiche, che ne confermano principalmente le proprietà rilassanti dal punto di vista muscolare, ottime per le tendiniti, per espettorare, ecc.
Nel tempo si è sempre più raffinato e specializzato il servizio rivolto ai turisti, grazie alla cura degli impianti termali (Terme Regina, Terme Antiche e Nuove Terme),che soddisfa moltissime richieste tra cui:

* Piscina termale Hotel Regina Acqui TermeBagni e fanghi per risolvere problemi all’apparato locomotore
* Cure specifiche per la sordità e per alcune affezioni delle orecchie
* Cicli specifici per affezioni polmonari
* Cure per l’apparato cardiovascolare
* Irrigazioni vaginali per curare alcune disfunzioni dell’apparato genitale

Sono annesse alle terme anche servizi integrativi, quali ad esempio beauty farm, piscine, indagini diagnostiche ecc.

Ubicazione Acqui TermeNel momento in cui volete organizzare un week-end ad Acqui Terme, oltre che godere della terapia e delle cure di quest’acqua così importante, potrete anche affiancare anche una gita per scoprire il territorio circostante, scoprendo ad esempio il Museo Archeologico, ricco di reperti romani, che uniti al Teatro e all’antica piscina romana rendono l’escursione davvero interessante.
Dal punto di vista gastronomico il Piemonte, e nello specifico questa zona, offrono moltissimo, con un ottimo mix di cibi dal sapore antico e borghese, mescolati a cibi più semplici della cucina popolare monferrina, a tratti vicina a quella ligure.
Per gli amanti del verde da non perdere il parco La Communa, che si estende tra la provincia di Asti e quella di Alessandria.
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giovedì 4 febbraio 2010

Ecco il Bagno russo ......



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Bagno russo

Per il benessere del corpo e della mente una sauna allo stile russo è un toccasana. Bagni caldi e freddi, massaggi, erbe balsamiche e tisane depuranti: questo è il percorso benessere del bagno russo.
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Dopo il bagno turco e la sauna finlandese, tra le tante possibilità di purificare e tonificare il corpo, esiste anche il bagno russo. Per capire meglio spieghiamo quali sono le differenze. La sauna ha una temperatura molto alta, circa 100°, ed un basso tasso di umidità, il 10% circa, viene anche chiamata sauna secca. Il bagno turco, al contrario, ha una temperatura di 40°, ma con un tasso di umidità di almeno il 90% e viene quindi chiamato sauna umida. Il bagno russo ha invece un'equivalenza tra temperatura e umidità, la prima di circa 50-60° e l’umidità sempre del 60%.
Anche questa pratica ha origini antiche, si rifà all’antichissimo bagno romano e all’usanza di curare il proprio corpo e allo stesso tempo di creare un momento di ritrovo e di relax. Ben presto venne introdotto l’uso dei rami di betulla, pianta molto diffusa nell’area russa, nota per le sue proprietà che favoriscono il miglioramento della circolazione, la cura dei dolori muscolari e la pulizia della pelle, aprendo i pori e favorendo così lo smaltimento delle tossine. Grande cultore di questa pratica fu Pietro il Grande, che amava dedicare i suoi momenti di riflessione durante il bagno e riceveva i suoi generali e i suoi ospiti coinvolgendoli in questa pratica.

Necessario per bagno russo
Andiamo allora a vedere più nel dettaglio come funziona questo percorso di benessere poco conosciuto, ma molto piacevole.
Bagno russoSi inizia con il bagno, dove per aromatizzare l’ambiente si utilizzano abitualmente erbe come l’eucalipto, la menta ed il tiglio, per sfruttare le proprietà balsamiche per la respirazione, tonificare e aiutare la sudorazione. Dopo 10 minuti in cui il corpo si è scaldato e rilassato, si inizia ad usare i rami di betulla per frustarsi, o farsi frustare, delicatamente su tutto il corpo (vanno trascurate le zone sensibili come il volto e il seno per le donne) e si rimane nel bagno per altri 20 minuti. Si esce e ci si tuffa in una vasca di acqua gelata. Si rientra nel bagno e si seguono gli stessi tempi precedenti. Quando si esce dal bagno va fatto un massaggio con del sapone e un guanto lievemente abrasivo, per fare un peeling completo; a volte si usa un insieme di sale grosso e Impacchi al mielesapone idratante, sempre per pulire la pelle dalle cellule morte. Si rientra nel bagno per applicare un impacco a base di miele, che nutre a fondo la pelle, e con il calore si ha una migliore penetrazione e ha un effetto nutritivo maggiore. Si esce dal bagno e ci si deterge la pelle per concludere con un'immersione in un bagno di acqua calda che, grazie all’avvento della modernità, viene fatto con anche l’idromassaggio, per rilassare ulteriormente i muscoli. Dopo una ventina di minuti ci si sdraia e ci si rilassa ulteriormente, magari bevendo una tisana depurante.
Tisana caldaQuesto percorso risulta molto utile, oltre che per la cura dello spirito, anche per liberare le vie respiratorie, migliorare la circolazione e microcircolazione (andiamo a combattere la cellulite che è un effetto di una cattiva microcircolazione), si eliminano le tossine, si purifica la pelle e se ne migliora l’elasticità e la tonicità grazie al passaggio caldo-freddo e anche stimolare il metabolismo e quindi aiutare a dimagrire (ovviamente con un regime alimentare controllato).

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