INSONNIA
Il sonno è visto, molto spesso, come riposo e recupero di energie per affrontare una nuova giornata. Si articola in cinque fasi di cui due caratterizzate da un sonno leggero, due da un sonno profondo e una, la cosiddetta fase REM, nella quale vengono raccolte e ordinate le varie informazioni ed esperienze della giornata. È però dalle fasi di sonno profondo che deriva la buona qualità del sonno. Il nostro corpo è in continuo stato di veglia e vi sono varie funzioni che rimangono attive anche quando dormiamo: il fegato e i reni eliminano le tossine, il midollo produce globuli rossi, il sistema immunitario gli anticorpi e l’ipofisi l’ormone della crescita; in maggior quantità rispetto a quando si è svegli. È bene ricordare che la durata del sonno non è significativa, per poter parlare di insonnia, quanto la sua qualità. Infatti ci sono persone che necessitano di sole 3-4 ore di sonno e altre invece di 10; non per questo però i primi soffrono di insonnia. I tipi di insonnia si possono dividere a seconda del momento e della durata:
insonnia iniziale: difficoltà ad addormentarsi
insonnia centrale: continui risvegli notturni
insonnia terminale: difficoltà o incapacità a riaddormentarsi dopo un risveglio notturno
insonnia sporadica: è occasionale ed è legata a episodi temporanei, a fatti o eventi accaduti recentemente e di tipo ansioso
· insonnia cronica: è continua e influisce notevolmente sul benessere e sulle attività dell’individuo.
Le cause più comuni che possono ricondurre all’insonnia sono: apnee notturne, ipertiroidismo, tensione premestruale, alterazione del consueto ciclo veglia-riposo, presente soprattutto nelle persone soggette a frequenti cambi di fuso orario o turni di lavoro, ansia (che provoca l’insonnia iniziale) e depressione. Quella sopra descritta è chiamata insonnia secondaria, quella primaria invece non è riconducibile ad alcuna causa di tipo fisico, nè psichico.
Consigli e fitoterapia
Per favorire un sonno tranquillo si può ricorrere ad alcuni piccoli accorgimenti:
cambiare alimentazione, eliminando la carne dalla cena e consumando verdure, pasta o riso che, essendo ricchi di serotonina, hanno un’azione sedativa. È bene bere anche un bicchiere di latte prima di coricarsi, evitando qualsiasi bevanda eccitante.
Evitare di svolgere attività intense e impegnative prima di coricarsi
Andare a letto solo quando si ha realmente sonno e solo per dormire, evitando dunque di guardare la televisione, leggere ecc.
Non restare a letto quando ci si sveglia, cercando disperatamente di riprendere sonno.
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