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sabato 27 aprile 2013

Prodotti per la cura della persona con ingredienti tossici



Sapevate che in diversi prodotti per la cura della persona, dagli shampoo ai bagnoschiuma, ai dentifrici, ai collutori, alle creme solari e altre lozioni, contengono diversi composti chimici dannosi per il nostro organismo? Ecco una lista degli ingredienti dannosi più utilizzati all’interno degli articoli per la cura di sé, prima dell’acquisto leggere attentamente l’etichetta: in caso di presenza di uno di questi ingredienti è preferibile cambiare prodotto.

Lista ingredienti pericolosi Si tratta dunque di ingredienti pericolosi maggiormente usati nei prodotti per la cura della persona, in modo che ognuno possa rintracciare tali sostanze tra i propri prodotti, e quindi ridurre il loro uso o sostituirli con alternative più salutari.

Triclosan, fenolo (acido fenico o carbolico), irgasan Di cosa si tratta: triclosano. Rischi per la salute: sono sostanze che alterano il sistema endocrino e tiroideo; favoriscono lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici; si bioaccumulano nell’organismo. Si trovano principalmente in: sapone antibatterico, shampoo, detergente per il viso, dentifricio, deodorante.

Prefissi Ethyl, Methyl, Butyl, Propyl Di cosa si tratta: Parabeni. Rischi per la salute: interferenti endocrini che imitano gli estrogeni; tra gli altri problemi si potranno avere un aumento di peso e lo sviluppo di cancro al seno. Principalmente in: lozioni e shampoo.

Nanoparticelle di ossido di zinco
DEHP, DHP, DBP 5, dibutilftalato Di cosa si tratta: ftalati. Rischi per la salute: danni allo sperma; sterilità. Si trova principalmente in: shampoo, bagnoschiuma, deodorante, lozioni, smalto per le unghie, vernici.

4-Methylbenzylidene camphor (4-MBC), Octyl methoxycinnamate (OMC), Octyl dimethyl PABA (OD-PABA), Benzophenone-3 (Oxybenzone o BP-3), homosalat (HMS) Di cosa si tratta: sostanze chimiche, filtri chimici e fotostabilizzatori per proteggere dal sole. Rischi per la salute: attività estrogenica; aumento delle possibilità di rendere la pelle più facilmente penetrabile dai pesticidi. Principalmente in: creme e protezioni solari.

Glicole polietilenico (PEG, PPG, cocoato), glicole propilenico, poliossietilene, olio minerale polyethoxyethylene Di cosa si tratta: sottoprodotti del petrolio. Rischi per la salute: cancerogenicità; disturbi a fegato e reni. Principalmente in: lozioni.

Petrolato (gel di petrolio) Di cosa si tratta: derivato del petrolio. Rischi per la salute: cancerogeno; interferente endocrino. Principalmente in: lozioni, creme da barba, balsami, lucidalabbra, e altri lubrificanti.

Acetato di piombo, thimerosal, Mercurius solubilis, Mercurius sublimatus, Mercurius corrosivus, cloruro mercuroso Di cosa si tratta: piombo e mercurio. Rischi per la salute: sono composti trovati in alta concentrazione nelle donne con tumore al seno; neurotossine. Principalmemte in: tinte per capelli, lacrime artificiali, medicazioni per ferite.

Placenta Di cosa si tratta: placenta, enzimi placentari, estratto di placenta.

Rischi per la salute: composti ricchi di ormoni che sconvolgono l’equilibrio ormonale dell’organismo; aumento del livello di estrogeni. Principalmente in: balsami per pelle e capelli.

Idrochinone Di cosa si tratta: idrochinone. Rischi per la salute: può causare ocronosi. Si trova soprattutto in: sbiancanti della pelle, tinture per capelli, cosmetici. In Europa l’uso di idrochinone come schiarente della pelle è vietato.

Isobutene Di cosa si tratta: propellente a base di petrolio. Rischi per la salute: cancerogeno. Principalmente impiegato in: schiuma da barba, idratanti, deodoranti e rinfrescanti spray per la bocca, altri prodotti spray.

Da queste informazioni, c’è poco da meravigliarsi se il cancro e altre gravi malattie sono in aumento. Tutte queste sostanze chimiche dannose che troviamo nei prodotti di ogni giorno, assieme all’inquinamento dell’ aria e dell’acqua, hanno creato un ambiente che non è più favorevole. Controllate gli ingredienti di tutti i prodotti personali… e, se ci tenete alla salute, trovate una alternativa sicura e sbarazzatevi dei prodotti tossici.

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LA CRISI ECONOMICA CI RENDE PIÙ MAGRI E ATTIVI



LA CRISI ECONOMICA 
CI RENDE 
PIÙ MAGRI E ATTIVI.
 IL CASO DI CUBA


La crisi economica aiuta a restare in forma? Pare proprio di sì. E' il caso dei cubani che dal1991 al 1995 hanno vissuto una profonda crisi economica a causa della perdita dei sussidi sovietici e di un inasprimento dell’embargo commerciale degli Stati Uniti, tutto ciò ha portato nella popolazione un netto calo di obesità, diabete e malattie cardiache. E i numeri parlano da soli: gli adulti avrebbero perso dai 9 agli 11 chili, e il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari sono molto calate.
L’esperienza di Cuba, spiegano i ricercatori che hanno condotto lo studio, offre un“esperimento naturale unico durato 30 anni”, che per la prima volta documenta l’impatto su un’intera popolazione della perdita e dell’aumento di peso sul diabete e sulle malattie cardiovascolari.
Secondo i ricercatori, infatti, la carenza di cibo e benzina subita all'inizio degli anni '90 ha obbligato gli abitanti di Cuba a mangiare di meno, camminare di più e muoversi in bicicletta. L’assunzione di energia dal cibo scese da circa 3000 calorie al giorno a meno di 2400 calorie al giorno. Ma entro il 2002, l’assunzione di energia è tornata al di sopra dei livelli pre-crisi. Le indagini sono state condotte sulla popolazione cubana di età compresa tra 15 e 72.
Durante gli anni della crisi economica, l’80% della popolazione fu classificata comefisicamente attiva. Da allora, il dato è sceso a quello attuale del 55%. La percentuale della popolazione che era in sovrappeso o obesa è aumentata dal 33,5% del 1995 al 52,9% nel 2011.
“L’esperienza cubana dimostra che entro un periodo relativamente breve, una modesta perdita di peso in tutta la popolazione può avere un effetto profondo sul carico globale del diabete” spiegano i ricercatori “A Cuba, la perdita di peso ha avuto anche un effetto importante sulle tendenze nelle malattie cardiovascolari e su tutte le cause di mortalità.”
“C’è stato un risultato positivo fortuito che in un’esperienza storica negativa”, ha spiegatoRichard S. Cooper, autore dello studio pubblicato sul British Medical Journal e presidente del Dipartimento di Scienze della Salute Pubblica della Loyola University Chicago Stritch School of Medicine.
Dopo gli anni di crisi economica, la mortalità per malattie coronariche diminuì drasticamente ad un tasso del 6,5% all’anno. Ma dopo il 2002, il tasso di declino è rallentato all’1,4% l’anno rispetto agli anni pre-crisi.
Quando l’economia ha iniziato la sua ripresa, infatti, gli adulti hanno ricominciato a guadagnare il peso che avevano perso. Questo aumento di peso è stato accompagnato da un aumento del 116% della prevalenza del diabete di tipo 2. E mentre i morti per malattie cardiache hanno continuato a diminuire, il tasso di diminuzione è notevolmente rallentato.

Scritto da  

http://www.you-ng.it/cultura/scienze-e-curiosita/item/8819-la-crisi-economica-ci-rende-pi%C3%B9-magri-e-attivi-il-caso-di-cuba.html
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domenica 21 aprile 2013

la causa del cancro è stata scoperta decenni fa



Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.

Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.

Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro.

Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.

Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.

Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).

L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.

Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”.

Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.

Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.

Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.

Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.

“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).

“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”

Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).

Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.

Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.

Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.

IN SINTESI:
Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.

IMPORTANTE:
Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.

Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro.

È importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule..per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino (poco di sopra al 7).

In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.

Se il pH del sangue di una persona è inferiore 7, va in coma.

GLI ALIMENTI CHE ACIDIFICANO IL CORPO:
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
* Carne. (Tutti i tipi)
* Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)
* Il sale raffinato.
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
* Margarina.
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
* Alcool.
* Tabacco. (Sigarette)
* Antibiotici e medicina in generale.
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.

Il sangue si ‘autoregola’ costantemente per non cadere in acidosi metabolica, garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo.

Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.

GLI ALIMENTI ALCALINIZZANTI:
* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti - non fatevi ingannare dal sapore acidulo)

* I frutti producono abbastanza ossigeno.
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
* I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti.
*Il miele è altamente alcalinizzante.
* La clorofilla: le piante sono fortemente alcaline. (In particolare aloe vera, noto anche come aloe)
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
* L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”

L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.

Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.

Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.

Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”

Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”

Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.

In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.

Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.

Il Dr. Theodore A. Baroody ha scritto, nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die):
” In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie, ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale: molte scorie acide nel corpo”

Dr. Robert O. Young ha detto:
“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.”

E LA CHEMIOTERAPIA?
La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto, che ricorre alle riserve alcaline dell'organismo, per neutralizzare l’acidità, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.

Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono questo trattamento e, tra le altre cose, la caduta dei capelli. Per il corpo non vuol dire nulla stare senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte.

Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative che esistano..Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.

Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …”

No, non poteva!

“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.
(Ippocrate, il padre della medicina)

Nel 2010, circa 80 anni più tardi rispetto agli studi di Warburg, partendo proprio dalla considerazione che l’acidità è una caratteristica fondamentale del mircroambiente tumorale, sono stati presentati all’Istituto Superiore di Sanità, durante il Primo Simposio Internazionale, tutti gli studi su cui è concentrato l’International Society for Proton Dynamics in Cancer (ISPDC). L’obiettivo di queste ricerche è di colpire esclusivamente il target molecolare che provoca il tumore, “al fine di evitare i frequenti effetti collaterali delle terapie tradizionali utilizzando inibitori della pompa protonica per inibire la crescita della massa tumorale”, come spiegato da Stefano Fais del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità.

A causare le condizioni favorevoli per le crescite tumorali vi è un iniziale accumulo di acido lattico dovuto al metabolismo tumorale, e la successiva selezione di cellule che, per far fronte all’incremento dell’acidità, provocano un iperfunzionamento delle pompe cellulari che eliminano protoni all’esterno della cellula.

In Italia, i primi due studi clinici sono stati eseguiti per i melanomi presso l’Istituto dei Tumori di Milano e l’Università di Siena e per gli osteosarcomi presso il Gruppo Italiano dei Sarcomi, a Bologna.
Del medesimo approccio si sono avvalsi i ricercatori della Fudan University di Shangai per combattere il carcinoma alla mammella.

In Florida, il professor Robert Gatenby del Dipartimento di Oncologia Integrata del Cancer Center di Tampa, per le sue ricerche ha utilizzato il bicarbonato somministrato per via orale.

Ancora, il professor Kusuzaki del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Edobashi, a Tokio, per contrastare i sarcomi ha usato l’arancio di acridina; questa molecola ha la capacità di concentrarsi negli organuli acidi della cellula e, in seguito ad un impulso luminoso (raggi x), si tramuta in un composto altamente tossico per i tessuti tumorali, senza tuttavia che si evidenzino segni di tossicità per i tessuti circostanti sani.

Tutte le terapie scelte per questi studi sono basate sull’uso di farmaci che utilizzano l’acidità tumorale come target o andando ad inibire i meccanismi che la provocano - ossia gli inibitori della pompa protonica - o, ancora, semplicemente andando tamponando - avvalendosi del bicarbonato - o cambiando il loro stato quando concentrati all’interno dei tumori - con l’arancio di acridina -.

Pertanto, la teoria del vecchio professor Otto Henrich Warburg sembra oggi trovare ulteriori conferme, anche se evidentemente non è che ne avesse bisogno, ma sicuramente era necessario che queste conoscenze venissero rese note anche all’opinione pubblica. Solo così, infatti, ognuno ha la facoltà di decidere per la propria salute, sapendo che essa è determinata da ciò che si mangia.

Una persona sana ha i valori del pH del sangue compresi tra 7,4 e 7,45. Se questi valori sono inferiori a 7 si va incontro al coma. Per mantenere elevato il pH e quindi proteggere la propria salute è fondamentale evitare tutti quei cibi acidificanti: al primo posto di questo elenco troviamo lo zucchero raffinato, privo di vitamine e minerali, ricco esclusivamente di carboidrati raffinati che affaticano il pancreas; dopodiché troviamo la carne e tutti i latticini; anche le farine ed i loro derivati, nonché tutti gli alimenti in scatola, la margarina, il caffè, il the nero e l’alcol. Bisogna tenere in considerazione che qualsiasi cibo cotto aumenta l’acidità mentre elimina l’ossigeno. E poi, naturalmente, non va dimenticato che anche tutti i farmaci, dagli antibiotici ai chemioterapici, sono acidificanti!

I soli cibi alcalini sono rappresentati dalle verdure e da alcuni tipi di frutta. Perciò, per mantenersi in buona salute andrebbero consumate quotidianamente abbondanti quantità di verdura di varietà diverse, naturalmente cruda. Più riusciamo a bilanciare positivamente i cibi alcalini rispetto a quelli acidificanti e meno dovremo preoccuparci di incorrere in eventuali patologie degenerative.

CHIUNQUE DESIDERI CONTESTARE QUANTO COPIA-INCOLLATO IN QUESTA DIDASCALIA, PUO' INVIARE LE PROPRIE RIFLESSIONI, APPUNTI E RECRIMINAZIONI ALLE FONTI DALLE QUALI L'ARTICOLO E' TRATTO. GRAZIE.

FONTI: http://www.ecplanet.com/node/3619
http://www.pmbeautyline.wordpress.com/

http://www.edizioniscientifichestill.com/index.php?option=com_content&view=article&id=158%3Ail-metabolismo-del-cancro&catid=1&lang=it


ALTRI ARTICOLI:
PIANETA CANCRO: http://www.assie.it/italiano/nir/nir.htm
ALDO VACCARO: http://valdovaccaro.blogspot.it/2012/11/documento-esplosivo-del-nobel-otto.html
QUESTA ITALIA: http://questaitalia.wordpress.com/2012/11/01/nel-1931-otto-heinrich-warburg-ha-scoperto-la-causa-primaria-del-cancro-e-ha-vinto-il-premio-nobel/
WIKIPEDIA: http://it.wikipedia.org/wiki/Otto_Heinrich_Warburg


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martedì 16 aprile 2013

Ludopatia come la tossicodipendenza

Ludopatia come la tossicodipendenza

L'altra domenica ho guardato il calcio in tv assieme ai miei figli e ai loro amici. A un certo punto, durante la partita (della Roma), alcuni di loro hanno sfilato dalle tasche certi bigliettini (tipo scontrini del supermercato), e si sono confrontati febbrilmente su chi avesse azzeccato i pronostici e chi no.
Ho registrato sbadatamente l'episodio, assimilandolo al rito delle fatidiche schedine che compilavo assieme ai miei amici nei pomeriggi del sabato, tanti anni fa, quando ricopiavamo cifre con la penna biro sulle tre colonne, fantasticando su vincite strepitose che non si sono mai verificate.
A mente lucida, finita la partita, ci ho riflettuto meglio. Ho realizzato che qualcosa non funzionava, in quella storia dei biglietti. La maggior parte degli amici dei miei figli sono minorenni, e nonostante questo avevano fatto chissà come regolari scommesse in alcune ricevitorie ufficiali. Com'era potuto accadere? Ho pensato, allora, che qualcosa di grave sta accadendo, riguardo alle scommesse, ed è così. In realtà il fenomeno delle scommesse è diventata una cosa talmente seria che il Ministro della Sanità ha inserito la ludopatia, ovvero dipendenza da gioco d'azzardo, tra i livelli essenziali di assistenza (Lea).
I Lea sono servizi e prestazioni garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale su tutto il territorio nazionale con DPCM del 29/11/2001, in base ad un accordo tra Stato e Regioni, consultabile sul sito del Ministero della Salute. L'elenco dei Lea viene aggiornato man mano che si evidenziano nuove patologie, quando queste ultime vengono formalmente riconosciute come tali, e possono perciò usufruire delle cure gratuite da parte del Ssn. Qualche mese fa, la ludopatia è stata inserita assieme a 110 malattie rare nei Lea, assieme alle broncopatie croniche ostruttive medie e gravi (patologia tipica dei fumatori), alle patologie renali croniche, e ad altre patologie.
L' art 5 del DDL 13/9/2012 n°158 inserisce la prevenzione, la cura e la riabilitazione dalla ludopatia nell'ambito dell'attività riabilitativa sanitaria e sociosanitaria alle "persone affette da dipendenze patologiche o comportamenti di abuso di sostanze", fin qui previste solo per la dipendenza da droga e alcool. Le prestazioni a beneficio dei malati da gioco d'azzardo verranno rese nei Sert (Servizi per le Tossicodipendenze), Centri Diurni ecc, gli stessi che accudiscono i tossicodipendenti e gli alcoolisti. La dipendenza e i danni, infatti, non sono meno gravi.
La trappola è a portata di mano, al bar, in tabaccheria e adesso anche sul cellulare dice lo psicologo Cesare Guerreschi fondatore della Società Italiana interventi sulle patologie compulsive e autore del libro "Non è un gioco. Conoscere e sconfiggere la dipendenza da gioco d'azzardo" (San Poalo Editore). Spesso la persona predisposta al gioco compulsivo vive un malessere, tende alla depressione e, nel gioco, trova una gratificazione. Inoltre, continua Guerreschi, premesso che il problema si innesca in un lungo arco di tempo non se ne esce da soli, bisogna chiedere aiuto. I trattamenti consistono in trattamenti di gruppo, individuali e qualche volta con l'aiuto di farmaci. Sempre sotto la guida di specialisti ovviamente!
Quanti "ludopatici" si contano oggi in Italia? Sempre secondo il Ministero della Salute, i malati di gioco d'azzardo, in Italia sono 700.000, di cui 300.000 patologici. Nel 2011, secondo i dati della Relazione sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, sono stati in trattamento per gioco d'azzardo patologico 4687 soggetti, per un costo sul SSN pari a quasi 1 milione di euro.
Rapportando questa cifra a tutti i ludopatici patologici il costo per il trattamento oscillerebbe tra i 60 e i 140 milioni di euro, farmaci esclusi. Stiamo parlando solo del gioco legale, ovvero una percentuale minima di quello complessivo. Per controbilanciare queste spese, lo Stato, secondo la Ragioneria Generale dello Stato, ha incassato dal Lotto e affini 12,345 milioni di euro nel 2011, e prevede di incrementare le entrate, al netto da vincite e spese, a 14,504 milioni entro il 2013. Esiste poi un mercato parallelo, ancorché legale. Quello on line. Se digitate su Google "Giochi d'azzardo on line", troverete 825.000 siti; "Casinò on line" ne troverete 206.000.000, e per "scommesse on line" 1.620.000.
Il gioco d'azzardo on line, come spiega il sociologo Maurizio Fiasco in un'intervista al settimanale Famiglia Cristiana (n°51 16/12/2012 a pg 36), prolifera anche grazie al fatto che lo Stato, pur di incrementare il business, ha abbassato il prelievo fiscale allo 0,53% sul poker on line e allo 0,61% sul casinò on line. A fine 2012, gli italiani hanno speso nel gioco circa 100 milioni di euro, di cui il 25% solo con i giochi on line, di cui lo Stato incasserà solamente 375mila euro.
Eppure giocare on line è dannatamente pericoloso: porta rapidamente a dipendenza, dato che è possibile farlo anche tramite un cellulare, in qualsiasi momento della giornata, in qualunque posto e situazione. Anche se tutti i siti suggeriscono per obbligo legale di giocare "con moderazione", gli ammonimenti e gli sbarramenti sembrano fittizi. A cosa serve avvertire del fatto che per scommettere bisogna avere 18 anni, se poi nessuno effettuerà una verifica reale sull'età del giocatore? A un minorenne basta rubare il numero della carta di credito di un suo genitore, e calcolare on line il suo codice fiscale e il "gioco" è fatto, in senso metaforico e reale.
Eppure nessuno approfondisce le conseguenze micidiali della strategia di comunicazione adottata da quei siti. Alcuni sono addirittura sponsor di squadre di calcio di serie A, hanno come testimonial campioni di fama, "idoli" dei nostri figli, producono magliette ed altri gadgets. Sono le solite contraddizioni e ambivalenze di uno Stato che, se da un lato spende danaro per protegge i cittadini dai danni del gioco, dall'altro lucra sulle scommesse, ed elabora strategie sempre più invoglianti per diffondere il vizio.
Esattamente come se da un lato guadagna sul consumo di tabacco, dall'altro spende danaro per curare i malati di broncopatia cronica ostruttiva. Una lucida follia? Che senso ha? Come uscirne? Prendendo atto innanzi tutto, come genitori, contribuenti e cittadini, che quello d'azzardo è un gioco nel quale si perde sempre e tutti, e nel quale, salvo chi ci specula, non vince mai nessuno. Sicuramente non lo Stato, e tantomeno i nostri di figli, anche quando azzeccano i risultati.
Sarebbe bello se, business o no, la pubblica amministrazione, nell'interesse collettivo, in quello della salute pubblica e dei bilanci della sanità, invece di investire danaro in trattamenti lunghi e costosi e spesso destinati al fallimento, trovasse il coraggio di sostituire le pubblicità del gioco d'azzardo con efficaci campagne di prevenzione, così com'è avvenuto, con ottimi risultati, per il fumo. Le campagne sugli stili di vita e la tutela della salute, a mio avviso, dovrebbero attrezzarsi per sedurre lo stesso target di consumatori manipolati dai venditori di tabacco, fumo e alcool: i nostri figli, che sono il bersaglio più facile e più redditizio preso di mira dai produttori. Trovare il linguaggio giusto per colpirli e aiutarli a difendersi, per prevenire, credo funzionerebbe meglio di certe soluzioni che suonano come sparate. Come quella di allontanare i videopoker di almeno 500 metri dalle scuole, quasi non esistessero mezzi di trasporto o mappe per raggiungere i luoghi della trasgressione.
Personalmente, come padre e cittadino, dinnanzi all'inerzia amministrativa che ha permesso il dilagare patologico del gioco, non posso che sperare nelle donne. Se davvero vedranno aumentare la loro rappresentanza nella prossima Legislatura, se porteranno il valore aggiunto del buon senso nella politica e nell'amministrazione, anche in questo campo io credo che le generazioni più giovani saranno finalmente più tutelate. Spero sinceramente che se ne prenderanno cura. Contiamo su di loro e sulla loro sensibilità per questi temi. Sicuramente tutti quelli che hanno "lavorato" fino ad ora hanno fallito!

 DI Carlo Eugenio Vitelli per http://www.huffingtonpost.it/

leggi anche : http://cipiri.blogspot.it/2013/05/no-slot-ludopatia-una-trappola-per-tutti.html


No slot : Ludopatia una trappola per tutti

Ludopatia come la tossicodipendenza

Ludopatia come la tossicodipendenza



Le macchinette vlt, le cosiddette “video lottery”, evoluzione delle slot-machine presenti nelle sale giochi e sempre più numerose nelle nostre città, pagano al fisco circa il 3 per cento in termini di tassazione fiscale. Sul pane si paga una tassazione del 4 per cento pieno.... continua a leggere QUI




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martedì 9 aprile 2013

IL CAFFE' VERDE

 

DIMAGRIRE VELOCE CON IL CAFFE' VERDE

Allora dove possiamo trovare il caffè verde? Il caffè verde si trova in molti negozi specializzati in prodotti d'importazione, ma anche in qualche erboristeria o negozio biologico.


Molte donne vorrebbero dimagrire veloce senza troppo sforzo, e un modo sicuro e semplice per perdere peso senza iniziare una dieta ferrea potrebbe essere con il consumo di caffè verde.

Se dimagrire veloce con il consumo di caffè verde ti sembra troppo bello per essere vero, devi sapere che il caffè verde non tostato è un’integratore completamente naturale che ha proprietà brucia grassi e questo composto è il vero segreto per favorire la conversione di grasso depositato nei tessuti in energia pronta da bruciare.
Caffè Verde?
Si tratta di è una miscela particolare di chicchi non tostati che potrebbe far perdere peso senza fatica e senza troppe rinunce a tavola.

Il consumo di caffè verde può avere un effetto reale per dimagrire veloce e non ti serve fare altro, perché il caffè verde è solamente in aggiunta come supplemento, mantenendo quindi la tua alimentazione quotidiana, che naturalmente dovrà essere il più possibile equilibrata.
Dimagrire Veloce
– Perché dovrebbe Funzionare?
La chiave per dimagrire veloce con il caffè verde non è nella caffeina, ma nell’acido clorogenico.

L’acido clorogenico è una sostanza in grado di farti dimagrire veloce grazie alle sue molteplici proprietà perché è in grado di:
- ridurre l’assorbimento di zuccheri da parte dell’intestino
- aiuta a velocizzare il metabolismo
- accelera la percentuale di grassi bruciati
- inibisce il rilascio di glucosio
- permette di aumentare il metabolismo dei grassi nel fegato

I chicchi di caffè verde non tostati sono amari ma contengono oltre il 50% di acido clorogenico in più ripetto al caffè tostato classico e in una sola tazzina di caffè verde è contenuto fino al 10% in più di acido clorogenico rispetto ad una tazzina di caffè tostato.
il caffè verde potrebbe essere un nuovo modo per perdere peso in fretta senza ricorrere a diete drastiche, grazie alle sue proprietà brucia grassi. Caffè Verde come Brucia Grassi Naturale – Ho gli stesso benefici anche con il caffè tostato?
Aumentare l’assunzione di caffè come metodo brucia grassi purtroppo non serve a nulla perché quando i chicchi di caffè vengono tostati, l’acido clorogenico, che è il segreto brucia grassi, viene eliminato.
per la salute?
Il chicco di caffè verde non ha gli stessi effetti del caffè tostato classico, il caffè verde infatti non è uno stimolante, quindi:
- il caffè verde non ti fa diventare nervosa
- il caffè verde non ti fa aumentare la frequenza cardiaca
- il caffè verde abbassa la pressione, continuando a stimolare il metabolismo
Il caffè verde potrebbe fare la differenza nella tua dieta, visto che questo supplemento brucia grassi naturale è in grado di bloccare l’assorbimento degli zuccheri, quindi impedisce che gli zuccheri siano trasformati in grasso ed accumulati nei tessuti dei tuo corpo

Specialmente in chi è abituato a mangiare più carboidrati o zuccheri, iniziando a bere il caffè verde, si dice che grazie al potere brucia grassi che racchiude, il soggetto noterà una differenza immediata.
Tutto è nato da una ricerca pubblicata sulla rivista “Gastroenterology Research and Practice” che studia le proprietà del caffè anche in ambito dietetico come brucia grassi.

Questo studio sul caffè verde ha coinvolto 16 individui in sovrappeso o obesi dello stesso sesso che hanno assunto capsule contenenti l’estratto del caffè verde per un periodo di 22 settimane, 30 minuti prima di un pasto tre volte al giorno.
Lo studio ha evidenziato:
- una perdita del 16% d grasso corporeo totale
- una perdita di peso corporeo di circa il 10%

E’ bene dire che però questi sono solamente i risultati di un singolo studio e non di una ricerca scientifica, ciò quindi non basta per affermare che il caffè verde fa veramente dimagrire ed è un’infallibile brucia grassi, quindi spetta a te l’ardua sentenza.

LEGGI ANCHE  :  http://cipiri11.blogspot.it/2015/04/aggiungere-burro-al-caffe-fa-dimagrire.html

Aggiungere burro al caffè
fa dimagrire ?

Si chiama «bulletproof coffee»: il suo creatore, l'imprenditore americano D. A., ha avuto l'idea durante una visita in Tibet. Secondo A., l'aggiunta di burro all'interno della bevanda fornisce un rilascio più graduale di energia e sopprime lo stimolo della fame per un lasso di tempo più prolungato
«You're the cream in my coffee», letteralmente «sei la crema nel mio caffè», è il titolo di una vecchia canzone portata alla ribalta dal grande Nat King Cole. Una ballata romantica, in cui chi canta racconta alla amata di quanto abbia bisogno di lei: come i lacci di una scarpa, come il sale sullo stufato. E poco importa se i puristi del caffè storceranno il naso, poiché ritengono che, per assaporarne ogni sfaccettatura, il modo migliore di bere la bevanda più amata dagli italiani sia senza zucchero né altra sostanza che possa dolcificarne il classico sapore amaro. Anche perché, dopo aver sentito la trovata dell'imprenditore  A., probabilmente il disgusto 
risulterà ancora più marcato.




Sì, perché il businessman americano ha partorito un'idea che, 


SE VUOI LEGGI ANCHE http://salutepiu.blogspot.it/2013/06/il-caffe-piu-costoso-al-mondo.html

Il caffè più costoso al mondo



Il caffè più costoso al mondo (parliamo di circa 700-1000 € al kg) è prodotto in alcune isole dell’arcipelago indonesiano. Si tratta di un caffè pregiatissimo, prodotto in modestissima quantità e dal sapore sublime...


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COSA TI PORTA IL 2018 ?



IMAGOMUNDI - Papessa


Papessa

 La Papessa viene generalmente raffigurata come una sacerdotessa o una monaca
 che indossa un copricapo, una veste e un mantello.
 Un simbolo simile ad una croce può apparire sul copricapo oppure sulla veste;
 nei tarocchi Visconti-Sforza la croce appare su un bastone impugnato dal personaggio.

Ricorda di proiettare sempre la tua immagine nel mondo.
Ciò che vedrai manifestarsi è quello che ha già piantato solide radici nella tua psiche:
 osserva i tuoi modelli e i tuoi cambiamenti.

Ora puoi rievocare episodi del passato che saranno illuminanti su quanto stai per affrontare.
Un ciclo iniziato sette anni fa sta per concludersi. 
 Mantieni la tua connessione con i cicli della natura.
Ora sai che puoi dire “no” a quanto non ti reca beneficio e “si” a ciò che ti nutre.
Dedica del tempo ad ascoltare il tuo corpo, asseconda le sue necessità.

Una volta che hai preso una decisione, mantienila, non perderla e non farti distrarre. 
I tuoi momenti di tensione stanno per svanire e lasceranno il posto a un’espansione personale. Aspettati una piacevole sorpresa.


Serenità, obiettività, comprensione, impassibilità, virtù, mistero, apprendimento, prudenza, intuizione, percezione.

Significati divinatori: SAGGEZZA. 

Guida spirituale: Cambiamenti profondi si stanno verificando e, al momento giusto,
 queste nuove energie sgorgheranno con forza piena.

 Pietra consigliata: Ossidiana nera, Ossidiana arcobaleno, Ossidiana argento
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domenica 7 aprile 2013

FREE - WEB: Gino Strada

Gino Strada

 In Italia..nove milioni di persone non hanno più accesso alla sanità. Io eliminerei tutto questo. Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità.
 leggi tutto ...
FREE - WEB: Gino Strada:   In Italia..nove milioni di persone non hanno più accesso alla sanità. Io eliminerei tutto questo. Ecco perché nessuno mi ha mai c...

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mercoledì 3 aprile 2013

SOSTANZA CHE UCCIDE LE CELLULE DEL CANCRO



ECCO LA SOSTANZA CHE UCCIDE LE CELLULE DEL CANCRO:

 VIENE ESTRATTA DALLE MELE
 
Un'incredibile scoperta, che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina. Si chiamano oligosaccaridi di mele e hanno ucciso il 46% delle cellule del cancro del colon umano. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Xi'an, in Cina. Questa sostanza, assolutamente naturale, ha un'effetto nettamente più efficace di qualsiasi farmaco chemio utilizzato per combattere i tumori.
Un risultato davvero eccezionale, considerando che il cancro al colon è la seconda causa di morte per tumore nelle donne di tutto il mondo, e la terza causa negli uomini.

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martedì 2 aprile 2013

India, sì all’anti cancro low cost


India, sì all’anti cancro low cost. Novartis perde il ricorso sul brevetto

Dopo sei anni di battaglia legale la Corte Suprema indiana ha respinto l'istanza dell’industria farmaceutica svizzera per il brevetto di un farmaco anti tumore. I giudici hanno stabilito che l’industria locale ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione



Sei anni di battaglia legale tra  il colosso farmaceutico Novartis e l’India, ma già come avvenuto con Roche e Bayer i supremi giudici si sono messi una mano sulla coscienza dando torto a “Big Pharma”. La Corte Suprema indiana ha respinto il ricorso dell’industria farmaceutica svizzera relativo al brevetto di un farmaco anti tumore. I giudici, secondo la tv Cnn Ibn – hanno stabilito che l’industria locale ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione. La sentenza arriva dopo anni di carte bollate e recriminazioni ingaggiata dal colosso elvetico per ottenere il rispetto delle leggi sulla proprietà intellettuale. Come motivazione la Corte Suprema ha argomentato che il Glivec “non è un prodotto innovativo” perché utilizza una molecola già nota e quindi non rientra nei criteri stabiliti per le “invenzioni”. Le associazioni indiane di difesa dei diritti umani esultano perché si tratta di una conferma dell’India come “farmacia dei poveri” mondiale.
Poco meno di un mese fa, il 5 marzo, l’India aveva respinto un altro ricorso; quello della società farmaceutica Bayer sempre contro una versione low cost di un farmaco anti cancro. L’industri tedesca si era rivolta alla Commissione di appello per la proprietà intellettuale (Ipab) per chiedere l’annullamento della decisione di cedere all’indiana Natco Pharma un brevetto per produrre a basso costo il Nexavar, usato per curare il tumore al fegato e ai reni. La Bayer vendeva il medicinale a circa 5.600 dollari per 120 compresse, ovvero la scorta per un mese, mentre il prezzo della versione generica indiana è di 175 dollari per la stessa dose. Un anno fa, il governo indiano aveva concesso il brevetto alla Natco Pharma con la motivazione che ”doveva essere alla portata della maggior parte dei malati”. Il 3 novembre del 2012 l’India aveva revocato il brevetto di un costoso medicinale anti epatite prodotto dalla svizzera Roche rompendo di fatto il monopolio detenuto dalla società. Anche in questo caso la Corte di appello indiana per i brevetti (Ipab) ha ritenuto il farmaco Pegasys, usato per curare l’epatite C, non ”un’invenzione’‘, tale quindi da essere protetta da un brevetto secondo il regime sulla tutela della proprietà intellettuale noto. La cura, che dura sei mesi costa oltre 8.700 dollari, una cifra enorme per larga parte dei malati cronici di epatite che sono in maggioranza tossicodipendenti. Il Pegasys è stato il primo farmaco brevettato in India dove oltre il 90% dei medicinali sono generici, ovvero ”copiati” da prodotti che sono frutto di anni di ricerca delle aziende occidentali. Si tratta di un annosa disputa ma che di recente, con la crisi economica globale, è diventata di primaria importanza per i rapporti tra l’India e le aziende occidentali.
Quello del paese asiatico è uno dei mercati più appetitosi al mondo con un giro d’affari stimato di 12 miliardi di dollari, ma anche con una legislazione in materia di proprietà intellettuale che si presta a molte interpretazioni, come si lamentano le case farmaceutiche. Contrastate da organizzazioni umanitarie come ”Medici Senza Frontiere” che si riforniscono dall’India per le loro campagne mondiali sulla sanità e anti Aids.
Durissima la reazione della società: “La decisione della Corte suprema indiana scoraggia la ricerca di farmaci innovativi, essenziale per l’avanzamento della scienza medica al servizio dei pazienti. A Novartis non è mai stato riconosciuto un brevetto originale per Glivec in India. Siamo fermamente convinti che le innovazioni originali debbano essere riconosciute e tutelate da brevetti al fine di incoraggiare gli investimenti nell’innovazione medica, in particolare nel caso di bisogni clinici insoddisfatti” ha detto Ranjit Shahani, vice chairman e managing director di Novartis India Limited.
“Abbiamo portato avanti questo caso poiché crediamo che i brevetti tutelino l’innovazione e incoraggino i progressi medici, soprattutto per i bisogni clinici insoddisfatti”, ha aggiunto. “Questa sentenza rappresenta una battuta d’arresto per i pazienti e ostacolerà i progressi medici nelle patologie per le quali non sono ancora disponibili opzioni terapeutiche efficaci”. In una conferenza stampa a Mumbai trasmessa in diretta dalle tv indiane, Ranjani ha ricordato che il Glivec è “fornito gratuitamente al 95% dei pazienti indiani” nell’ambito delle iniziative dell’azienda svizzera per garantire l’accesso a farmaci salvavita alle fasce povere della popolazione. Il costoso farmaco elvetico è usato da 16 mila malati in India. “Novartis non ha quindi interessi commerciali su questo farmaco in India” ha aggiunto. Rispondendo a una domanda sulle ripercussioni del verdetto, il manager ha precisato che “Novartis continuerà a investire in India e a chiedere brevetti” per i suoi prodotti. Si è augurato inoltre che in futuro “possa migliorare il clima in cui si svolge la ricerca farmaceutica a beneficio delle aziende straniere e anche di quelle indiane”. Ha poi ricordato che dal 2005 “milioni di dollari di investimenti sono andati in Cina” a discapito dell’India dove manca un “ecosistema” favorevole alla tutela della proprietà intellettuale.



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