Adolescenti pigri e nottambuli, sempre seduti davanti a tv o pc
Una generazione seduta, con oltre il 60% degli adolescenti che trascorre tra le 10 e le 11 ore tra la sedia e la poltrona. Altro che ‘declino dei media tradizionali’, la televisione, dopo anni di calo, sta tornando tra le abitudini dei ragazzi, e invece di essere alternativa a Internet vi si somma, contribuendo ad aumentare la sedentarietà. E se tutti hanno Facebook e buona parte lo smartphone, le ore preferite per utilizzarli sono quelle notturne, con più di metà del campione che va a letto ben oltre ‘Carosello’.
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La fotografia degli adolescenti di oggi è stata scattata dall’edizione 2011-2012 dell’indagine ‘Abitudini e Stili di Vita degli Adolescenti’ della Società Italiana di Pediatria, giunta alla quindicesima edizione, che ha coinvolto un campione nazionale rappresentativo di 2081 studenti (1042 maschi - 1039 femmine) frequentanti la classe terza media inferiore. Tra le dieci e le undici ore al giorno seduti: così trascorrono la loro giornata - in periodo scolastico - il 60% degli adolescenti. Con tutti i rischi che ciò comporta in termini di insorgenza di malattie croniche in età adulta.
Dalle tre alle quattro sono in media le ore trascorse davanti a uno schermo, TV e/o PC che sia, alle quali si sommano le 4 ore passate nel banco a scuola (stima riduttiva), l’ora e mezza destinata a pranzo e cena, e l’ora e mezza dedicata ai compiti. La causa principale di questa “epidemia di sedentarietà” è il sommarsi del tempo trascorso davanti alla televisione a quello trascorso a navigare in Internet, che dal 2008 è diventato un fenomeno di massa per gli adolescenti. Con l’aggravante che quest’anno la TV, dopo 4 anni di declino, sta tornando ad esercitare un certo fascino sugli adolescenti.
Per la prima volta, da tre anni a questa parte, sono di nuovo aumentati coloro che la guardano per più di tre ore al giorno (17,3%). Ma fiction e partite di calcio non si sostituiscono al PC e al web, che continua ad avere un trend in crescita. Dall'indagine emerge, inoltre, che i ragazzi sono un popolo di 'sonnambuli': oltre il 50% va a letto dopo le 23, anche se il giorno successivo c'è scuola, trascorrendo queste ore davanti alla TV o navigando in Internet. Cosi', se a collegarsi alla rete per più di 3 ore al giorno è il 17% (media nazionale), nelle grandi città la media sale al 25,4%.
Così, mentre dal 2008 al 2010 il boom di Internet aveva in gran parte “cannibalizzato” gli spettatori televisivi (tanto che nel 2009 i risultati dell’indagine adolescenti SIP di quell’anno parlavano di “trasferimento da un monitor all’altro”), quest’anno all’ulteriore incremento nell’utilizzo di internet (sia per quanto riguarda la frequenza di accesso che la permanenza in rete) si è associato un nuovo impulso di crescita nella visione della televisione. Meno di un adolescente su cinque segue il tradizionale suggerimento dei pediatri di non superare le due ore al giorno tra TV e Computer.
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