Hai male alla schiena? Usa il Voltaren…
Hai preso una botta? Usa il Voltaren…
Ti fa male il ginocchio? Usa il Voltaren…
Hai un problema alle articolazioni? Usa il Voltaren…
Voltaren la crema che provoca infarto!
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Queste sono più o meno le risposte che possiamo ricevere nel momento in cui ci rechiamo dal medico di base a causa di uno dei problemi sopracitati.
Il primo approccio è sempre questo, utilizzare una crema antinfiammatoria, sperando che la causa che ha provocato il male si sia già dileguata e che quindi spegnendo l’infiammazione si risolva il problema…
Spesso purtroppo però non è così, e dopo aver utilizzato il Voltaren ( o un sostitutivo sempre comunque a base di Diclofenac) per una o due settimane ci ritroviamo ancora con il problema iniziale.
Voltaren la crema che provoca infarto!
Ma il problema non finisce qui…
Il Voltaren si trova al centro di numerose polemiche: uno studio Danese della durata di otto anni lo ha indicato come causa di infarti anche in individui senza particolari problemi di cuore!
Il principio attivo del Voltaren il Diclofenac si è dimostrato essere tossico, tanto che in Australia e Nuova Zelanda si stà meditando di togliere il farmaco dal mercato…
Oggi assumiamo farmaci per qualsiasi cosa, per ogni minimo dolorino abbiamo il nostro farmaco: il farmaco sicuro di oggi può diventare il farmaco tossico di domani, quando la ricerca ne dimostrerà la tossicità…
Non esiste il farmaco completamente innocuo, tutti, chi più chi meno, hanno effetti collaterali: spesso però sono effetti che si mostrano nel tempo e non al momento, per questo vengono scoperti solo dopo molti anni di ricerche…
E spesso tali ricerche vengono occultate per non danneggiare il business che sta dietro al commercio dei farmaci!
È essenziale informarsi sulle alternative, perchè le alternative esistono!
Siccome abbiamo parlato di Voltaren, quindi di dolori alla schiena, dolori articolari etc. il mio consiglio in questi casi, se hai male alla schiena, dolori cronici che ti porti dietro da anni, è quello di recarti da un bravo osteopata, con tutta probabilità basteranno due – tre sedute di trattamento per fare sparire i tuoi dolori: provare per credere!
Le alternative esistono si tratta solo di impegnarsi per conoscerle e, altra cosa molto importante, lavorare sulla prevenzione: hai per esempio tutti i giorni mal di testa? la soluzione non è imbottirti di aspirine ma ricercare la causa che ti provoca il dolore, può essere un problema di cervicale e in questo caso è ottimo un trattamento da un osteopata, oppure può essere un problema di intestino, e in questo caso è ottimo lavorare su quello che mangi evitando ciò che è veleno ( e questo vale per un sacco di problemi!), oppure è un problema di stress e anche in questo caso un trattamento da un osteopata o un trattamento shiatsu…
I farmaci dovrebbero diventare l’ultimissima spiaggia, quasi come se non esistessero, ti accorgerai che meno ne usi e paradossalmente più starai bene e in salute!
Come sempre si tratta di prendersi la responsabilità del proprio corpo, informarsi, ricercare dentro di se le cose che non funzionano e agire in prima persona per sistemarle, affidarsi ai farmaci è la soluzione più facile, ma in realtà è la meno efficace e contribuisce a una continua deresponsabilizzazione: affidarsi ai farmaci significa mettere la propria salute in mani sconosciute che nella maggioranza dei casi hanno il solo scopo di lucrare sui nostri problemi di salute guadagnandoci il più possibile.
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Dopo una ricerca sugli effetti collaterali del farmaco, in Australia valutano di ritirare il medicinale dal mercato
Lo studio è stato realizzato in Danimarca, è durato 8 anni e ha coinvolto 2,5 milioni di volontari
Il diclofenac, il principio attivo di alcuni farmaci antinfiammatori e
contro il dolore come il Voltaren, aumenta sensibilmente le probabilità
di avere un infarto, secondo una recente ricerca svolta in Danimarca.
Che il diclofenac potesse causare un effetto collaterale così grave era
noto da tempo, ma i rischi sarebbero molto più alti di quanto stimato,
specialmente tra i pazienti in salute e senza particolari patologie al
sistema cardiocircolatorio. I risultati della ricerca stanno facendo
molto discutere soprattutto in Australia e Nuova Zelanda, dove il
farmaco è venduto senza prescrizione del medico e si sta discutendo di
un ritiro dal mercato del medicinale.
Lo studio della durata di otto anni è stato condotto da un team di
ricerca presso il Gentofte University Hospital (Copenhagen) e ha
coinvolto due milioni e mezzo di volontari sotto trattamento con
antinfiammatori non steroidei (FANS) come aspirina, ibuprofene e
ketoprofene. Associando a questi farmaci il principio attivo del
Voltaren, il rischio di infarto è aumentato dell’86% in soggetti
inizialmente non esposti a questo rischio. Secondo gli autori della
ricerca, i pazienti dovrebbero ricevere maggiori informazioni sui rischi
legati all’assunzione di diclofenac insieme ad altri FANS.
David Henry, docente presso la University of Newcastle (Nuovo Galles
del Sud, Australia), è convinto che il farmaco debba essere
ritirato dal mercato:
«Il medicinale ha ormai esaurito il suo scopo. Si tratta
di un farmaco datato e ora è dimostrata la sua tossicità. Ci sono
alternative più sicure. Non c’è ragione di averlo ancora sul mercato,
sia sotto prescrizione che come medicinale da banco.»
In realtà, molti farmaci FANS possono aumentare il rischio di infarto
anche nei soggetti non predisposti. Alcuni principi attivi, spiega
Henry, aumentano più di alti questa probabilità e il diclofenac è
sostanzialmente il primo in lista.
In Australia sono molto attenti agli effetti collaterali causati dai
farmaci. Nel 2004, le autorità del paese decisero di mettere fuori
commercio il Vioxx, un medicinale utilizzato per combattere l’artrite e
alla base di numerosi casi di attacco cardiaco. Nello stesso anno
l’azienda farmaceutica che produceva il Vioxx decise di ritirarlo dal
mercato sempre per il possibile aumento del rischio di infarto del
miocardio e ictus. Il farmaco era molto diffuso e l’anno precedente al
ritiro aveva fruttato alla società produttrice circa 2,5 miliardi di
dollari.
La Therapeutic Goods Administration (TGA), l’ente pubblico
australiano che monitora i farmaci, ha ricevuto otto segnalazioni di
attacco cardiaco e una di angina di pazienti sotto diclofenac. In attesa
di prendere una decisione sulla possibile sospensione delle vendite dei
farmaci come il Voltaren, l’ente si è ripromesso di proseguire le
indagini e consiglia di utilizzare basse dosi di diclofenac per periodi
limitati di tempo.
Uno dei farmaci a base di diclofenac più venduti in Italia è il
Voltaren in diverse preparazioni: compresse, supposte, soluzione
iniettabile e pomata. Tra gli effetti collaterali compare anche
l’indicazione del rischio di infarto:
In associazione al trattamento con FANS. sono state
riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. […] Studi
clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l´uso di diclofenac,
specialmente ad alti dosaggi (150 mg/die) e per trattamenti di lunga
durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi
trombotici arteriosi (p. es. infarto del miocardio o ictus).
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