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giovedì 30 luglio 2009
MANTENERE BUONA MEMORIA
Quanto può influire il livello culturale di una persona sulla sua probabilità di sviluppare demenza in età avanzata? Quali sono i meccanismi? Si è ipotizzato che un elevato grado culturale possa da un lato limitare i processi neurodegenerativi, andando ad agire direttamente su di essi e dall’altro incrementare le reti neuronali, in modo tale che, quando muoiono dei neuroni, gli altri iniziano a svolgere funzioni simili, così da minimizzare l’entità del danno funzionale e cognitivo.
Rispetto alle prime ipotesi, ultimamente emerge che non sono gli anni di scolarità a determinare il grado di istruzione, perché una persona inserita in un contesto di vita stimolante impara a tenere in esercizio la mente e ad arginare o posticipare eventuali disturbi di memoria.
In realtà la memoria umana va sviluppata ed allenata, anche oggi che sembra superflua, perché serve a rafforzare il cervello e a mantenersi giovani. La memoria è strettamente legata all’intelligenza ed alla creatività, ed il suo incremento conduce alla possibilità di accedere più velocemente alle informazioni e di effettuare un maggior numero di associazioni mentali. La memoria è anche identità. Noi siamo ciò che ricordiamo: i luoghi, le persone, gli episodi e le emozioni vissute costituiscono la nostra esistenza.
Gli studi
Dalle varie ricerche è emerso un interessante punto di contatto tra il tipo di educazione e la demenza. Uno dei risultati più curiosi e sorprendenti è stata la scoperta che il modo che usiamo, fin dalla giovane età, per esprimerci a livello linguistico può predire quanto a lungo viviamo e qual è il nostro rischio di sviluppare patologie legate alla memoria. Chi si esprime in modo più articolato e ricco di emozioni positive, sopravvive più a lungo di chi usa un linguaggio povero.
Gli interessi che arricchiscono la vita
Questi studi sono interessanti perché tra le altre cose, fanno capire quanto sia importante rendersi protagonisti attivi della nostra vita: per esercitare la mente è sufficiente tenersi impegnati con varie attività e con i piccoli interessi quotidiani, magari cercando anche nuovi stimoli dall’ambiente che ci circonda. Il rendersi in parte responsabili della possibile evoluzione della nostra vita può aiutare a gestire meglio il presente e ad affrontare meglio quello che sarà il domani.
Sviluppare la memoria
La memoria va sviluppata, anche facendo molti giochi che stimolino il cervello e la logica, ma senza fissarsi sempre sullo stessi. Così come in palestra non si usano sempre gli stessi attrezzi così bisogna allenare la memoria con strumenti diversi. Sudoku, cruciverba, griglie logiche, rebus, anagrammi, enigmi, sono validi stimolatori della memoria, basta alternarli e non fissarsi solo su un gioco preciso.
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