Dove l’energia si muove, stimolata a ristabilire una coesione fra corpo, mente, psiche, emozioni, nella correlazione tra microcosmo "uomo" e macrocosmo "universo".
di Gianna Tomlianovich
Lo Shiatsu è conosciuto da molti come una maniera per lavorare sul corpo a scopo terapeutico, esercitando pressioni su determinati punti per ottenere la regressione di disturbi e malattie. Le fonti originarie, i capiscuola giapponesi ("shiatsu" dal giapponese "pressione delle dita") sono essenzialmente due: T. Namikoshi e S. Masunaga. Namikoshi è andato incontro all’Occidente collegando strettamente lo Shiatsu alla scienza medica di tipo allopatico e ad una modalità di cura sintomatica e non energetica. Analogamente alla fisioterapia, questo tipo di shatsu viene chiamato shiatsu-terapia. Masunaga ha chiamato l’Occidente a sé, mantenendo integra l’originaria base medico-culturale dell’energetica orientale, approfondendola e arricchendola con riferimenti di tipo psicologico; il tutto in una visione unitaria dell’essere umano. Shiatsuka (= colui che porta cura attraverso lo shiatsu) e psicologo, egli era un attento studioso di testi antichi e un grande ricercatore. Tramite una sperimentazione pratica condotta con spirito scientifico su migliaia di casi costruì e, finché fu in vita migliorò continuamente, il sistema teorico ed energetico a cui riferire il suo metodo. Egli prese dall’antichità e adottò il termine "Keiraku" per indicare l’Essenza della Vita, cioè l’energia che mantiene la vitalità all’interno del corpo umano e che in esso scorre in canali suoi propri.
Tra le due impostazioni è evidente una notevole differenza, ma non una contrapposizione. Sono tra loro difficilmente confrontabili, perché troppo diverse sono le basi di partenza, gli obbiettivi da raggiungere e le modalità di "porgere" lo Shiatsu.
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Stasera chiamo la mia donna e PROVIAMO ............. GRAZIE ,,,,,,CIAO !
RispondiEliminaBUON DIVERTIMENTO , CIAO........
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