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giovedì 5 marzo 2009
L'attività fisica fa “guadagnare spazio” alla nostra memoria
Gli adulti che compiono attività fisica in maniera regolare hanno una maggior estensione a livello della regione dell'ippocampo, e possiedono di conseguenza una miglior memoria a lungo termine e una maggior capacità di orientamento spaziale. A sottolinearlo è uno studio condotto da ricercatori dell'Università dell'Illinois e dell'Università di Pittsburgh.
L'ippocampo è quella parte del cervello appartenente al sistema limbico che regola molti tratti della nostra personalità, come l'inibizione e la risposta dell'organismo allo stress, oltre ad essere responsabile della memoria spaziale e della memoria a lungo termine. Con l'avanzare dell'età, la regione dell'ippocampo va solitamente incontro a un restringimento e questo processo comporta un leggero declino cognitivo.
In un esperimento condotto su 165 soggetti di età compresa tra i 50 e gli 81 anni, i ricercatori hanno compiuto un'analisi volumetrica della regione ippocampale dei pazienti ed hanno poi analizzato la loro cardiofitness cardiorespiratoria, un indicatore del grado di attività fisica svolta dalla persona. I risultati hanno mostrato che coloro che facevano regolarmente attività fisica avevano anche una maggior dimensione della regione ippocampale e ottenevano migliori performance nei test di memoria spaziale.
“Anche se ignoriamo le misurazioni volumetriche compiute a livello dell'ippocampo è importante notare come vi sia una stretta relazione tra grado di attività fisica svolta e abilità mnemoniche dei pazienti”, ha dichiarato Arthur Kramer, uno degli autori dello studio.
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non ho auto , ciao
RispondiEliminaANKE IO DA 9 ANNI E SONO ANKORA VIVO ,,,, CIAO
RispondiEliminaDai Marzia , Andiamo a correre -------------------------------------------------------------- OHP! -.--.-..-.-.-.- :-)
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