La dieta gruppo sanguigno (conosciuta comunemente anche come Emodieta) è una particolare dieta
introdotta sul finire degli anni ’50 dal dottor James D’Adamo, e basata sul presupposto che oggi
esistono quattro gruppi sanguigni (0, A, B e AB) e che la loro comparsa sarebbe avvenuta in epoche e luoghi molto diversi tra di loro, probabilmente anche in relazione
ad abitudini e attitudini alimentari molto differenti.
Secondo questa dieta, ogni gruppo sanguigno può trarre beneficio o meno da una particolare
alimentazione. Qualche esempio? Il gruppo sanguigno 0 è tipicamente quello dei primi cacciatori e,
pertanto, la loro dieta ideale non potrà che essere costituita da carne, pesce, frutta e verdura. Una
relazione che secondo i fautori della dieta sarebbe molto forte, e svelerebbe perché alcune persone
perdono peso seguendo una particolare dieta, mentre altre non ne traggono alcun beneficio, e perché
alcune persone riescono a conservare una buona forma fisica e mentale,
mentre altre invecchiano più rapidamente.
Dieta gruppo sanguigno: Gruppo 0
Il gruppo 0 è il gruppo sanguigno del cacciatore di diversi secoli fa. Ne consegue che queste persone
hanno generalmente un sistema immunitario molto forte, ma possono adattarsi male e lentamente ai
cambiamenti di dieta e di ambiente.
Cosa mangiare: il “cacciatore” dovrebbe evitare di alimentare il proprio stomaco con eccessi di acidi,
preferendo diete ricche di proteine animali (carni rosse, bianche e pesce), alimenti che per essere
digeriti richiedono una buona produzione di acido cloridico. Di contro, dovrebbero essere eliminati latte e latticini, cereali (soprattutto quelli con glutine) e buona parte della frutta. Inoltre, proprio come i primi cacciatori, i soggetti appartenenti a
questo gruppo sanguigno devono effettuare attività fisica pesante.
Dieta gruppo sanguigno: Gruppo A
Il gruppo sanguigno A appartiene a soggetti che hanno generalmente un apparato digerente sensibile e un sistema immunitario piuttosto tollerante, in grado di adattarsi bene a cambiamenti dietetici e
ambientali. Questo gruppo sanguigno è conosciuto anche come l’agricoltore. Si tratta di una tipologia che comparì quando l’uomo scoprì l’agricoltura. I portatori del gruppo A beneficiano di una dieta ricca di alimenti di origine vegetale e a base di cereali.
Cosa mangiare: meglio puntare su carni bianche (pollo, tacchino), uova, molti tipi di pesce, buona parte dei cereali (ma eliminate quelli con il glutine). Eliminare o ridurre, invece, le proteine animali, i latticini e il frumento. Complessivamente, i soggetti con il gruppo sanguigno
A potrebbero essere ideali vegetariani.
Dieta gruppo sanguigno: Gruppo B
Le persone che appartengono al gruppo sanguigno B hanno un apparato digerente tollerante e un
sistema immunitario robusto, con facilità nei confronti dell’adattamento ai cambiamenti dietetici.
Cosa mangiare: queste persone devono scegliere una dieta estremamente bilanciata, che possa
includere una grande varietà di alimenti provenienti sia dal regno animale sia vegetale. Pertanto, via
libera a frutta, latte, derivati (limitare i formaggi stagionati), varietà di carni, pesci, verdure. Male invece il loro approccio con i cereali, e in particolar modo con quelli che contengono glutine. Sono sconsigliati gli alimenti ricchi di conservanti e zuccheri semplici. L’attività fisica quotidiana è quella che comporta anche un impegno mentale come il tennis e la camminata.
Dieta gruppo sanguigno: Gruppo AB
Il gruppo AB è il gruppo sanguigno più giovane e meno diffuso. Posseduto solo dal 4-5 per cento della popolazione mondiale, richiama per certi aspetti le caratteristiche del gruppo A,
e per altri quelle del gruppo B.
Cosa mangiare: si tenga conto che quanto sopra definito come “dannoso” per il gruppo sanguigno A e B è dannoso anche per il gruppo AB, pur con qualche eccezione. Ad esempio, tale gruppo non ama le carni (meglio le carni bianche come tacchino, agnello e coniglio), mentre tollerano bene i cereali meglio del gruppo B (ma anche in questo caso, attenzione a quelli con il glutine).
Evitare formaggi stagionati e latte di mucca.
Dieta gruppo sanguigno: le lecitine
Secondo il fondatore D’Adamo, alla base della dieta gruppo sanguigno ci sono delle particolari proteine chiamate lecitine. Queste proteine secondo una teoria, influenzerebbero in i vari gruppi sanguigni. È bene chiarire che non parliamo della lecitina, un mix di fosfolipidi che aiuta a prevenire l’aterosclerosi e l’ipercolesterolemia.
Le lecitine, a secondo del gruppo sanguigno, non sono tollerate dal corpo. Infatti, quando introdotte con l’alimentazione, queste proteine sarebbero in grado di attaccare i globuli rossi agglutinandoli. In pratica, quando si assumono le lecitine con la dieta, sarebbe come subire una piccola trasfusione di sangue da un gruppo sanguigno differente dal nostro. Questo meccanismo spiegherebbe come sono aumentare le intollerante alimentari e i disturbi legati a tali scelte dietetiche.
Quando però si effettua uno studio più approfondito su questo teoria, ci sono delle cose che non
tornano. Secondo alcuni studi pubblicati e riconosciuti, le lecitine sono presenti nella maggior parte dei cibi, quindi non sarebbero in grado di attaccare selettivamente un gruppo sanguigno specifico. Inoltre l’azione di queste proteine è molto spesso nulla, e il fatto che si legano alle cellule non vuol dire che automaticamente effettuano agglutinazione.
Il nostro consiglio è comunque sempre lo stesso. Considerato che ogni cambiamento del regime
alimentare deve essere attentamente valutato con un esperto, cercate di ricorrere al consulto di un
medico e di un dietologo prima di intraprendere qualsiasi strada di dimagrimento e di variazione del
proprio menu.
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