1. NOME COMUNE
Zenzero
2. NOME SCIENTIFICO
Zingiber officinalis
3. FAMIGLIA
Zingiberaceae
4. HABITAT
È originario dell’India, è attualmente coltivato nel sud-est asiatico, nel sud della Cina, nelle Indie Occidentali e in Africa.
5. PARTE USATA
Il fusto sotterraneo (rizoma)
6. PREPARAZIONI CONSIGLIATE
Estratto secco titolato in olio essenziale min. 0,8% (B.H.P. 1990) o in gingeroli min. 4% (Farmacopea Tedesca).
7. MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE
Prodotto in capsule.
8. DOSI
500-1000 mg al giorno, suddivisi in due somministrazioni preferibilmente a stomaco vuoto.
9. COMPOSIZIONE CHIMICA
Il rizoma dello zenzero è assai ricco di amidi e contiene una
discreta quantità di olio essenziale. I componenti tipici di questo olio
essenziale sono dei carburi sesquiterpenici accompagnati da aldeidi e
da alcooli monoterpenici. I costituenti responsabili del sapore tipico
della droga sono dei composti comunemente chiamati gingeroli.
10. PROPRIETA’ SALUTISTICHE
Azione utile per aiutare a combattere la nausea e il vomito; azione protettiva sullo stomaco.
11. BREVE DESCRIZIONE
Ha un’azione utile per aiutare a combattere la nausea e il vomito,
confermata da test effettuati su un buon numero di soggetti. Attraverso
delle scale di valori i pazienti indicavano la gravità della propria
situazione prima e dopo la cura, con notevoli miglioramenti al termine
del trattamento. L’estratto di zenzero ha dimostrato efficacia anche
nella cura di problemi allo stomaco dovuti a sostanze quali l’etanolo,
l’acido cloridrico, il cloruro di sodio o farmaci che danneggiano le
pareti dello stomaco.
12. EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI
Può interagire e rafforzare l’effetto degli anticoagulanti e creare reazioni allergiche della pelle a dosi elevate.
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I risentimenti muscolari che insorgono dopo un’intensa
seduta di ginnastica, specie se non preceduta da un adeguato stretching,
possono essere alleviati mangiando un pezzetto di zenzero.
I ricercatori del dipartimento di
kinesiologia della Georgia State University (Stati Uniti) hanno tenuto
sotto osservazione 74 volontari dopo un’attività fisica molto faticosa.
A un gruppo sono stati somministrati due grammi al giorno di zenzero, all’altro gruppo del placebo.
I risultati, pubblicati sulla rivista specializzata Journal of Pain, parlano chiaro.
Chi aveva mangiato la spezia, sia cruda che cotta, ha fatto registrare una riduzione del dolore muscolare del 24%.
Viva le cure naturali.
Contiene amido, olio
essenziale (con un centinaio di costituenti), resina, gingeroli (responsabili delle
proprietà piccanti).
Ha azione antiulcerosa,
inibitore delle prostaglandine e della aggregazione piastrinica.
E' calologo (aumenta la
secrezione biliare), epatoprotettore, ipotensore, bradicardizzante, antiulceroso,
stimolante.
Attivo sul sistema nervoso
centrale, con attività anticonvulsivante, analgesica.
Lo zenzero è uno stimolante
generale ed un efficace ricostituente conosciuto da molto tempo dalla farmacopea cinese
per lottare contro l'affaticamento, l'astenia e l'impotenza.
Nella medicina asiatica, lo
zenzero viene considerato una spezia "calda", che stimola la circolazione,
rilassa i vasi sanguigni periferici, impedisce il vomito, ha effetto spasmolitico,
favorisce la digestione, è antiflatulente ed antisettico. In Cina, la radice dello
zenzero è considerata un efficace tonico Yang, il quale serve proprio per rafforzare le
energie maschili, del fuoco e della vitalità.
Approfondite ricerche mediche
compiute di recente in Giappone ed in Europa hanno dimostrato i notevoli effetti
terapeutici dello zenzero e dei suoi numerosi componenti. Le principali sostanze in esso
contenute sono l'olio essenziale con zingiberene, il gingerolo e lo shogaolo, che
favoriscono la digestione e stimolano l'organismo, gli enzimi e antiossidanti, con
proprietà anti-invecchiamento.
Sebbene segnalazioni piuttosto
vecchie suggeriscano un effetto sulla aggregazione piastrinica, questo viene
smentito dai dati più recenti. Non sono state riportate interazioni con la
warfarina.
Assunto come succo, infuso o tè, è
un favoloso antinausea e non fa puzzare l'alito come ad esempio l'aglio!
Uno studio pubblicato su su
Obstetrics Gynecology ha mostrato che lo zenzero combatte il vomito e la nausea
nelle donne incinte.
Sarebbe meglio non consumare lo
zenzero fresco a stomaco vuoto perché potrebbe irritarlo talvolta.
L’effetto farmacologico,
essenzialmente attribuibile allo zingerone ed allo zingeribene, è evidente
nello stimolare le funzioni digestive.
Lo Zenzero è usato
come carminativo e
correttivo; più recentemente sono state studiate le proprietà
antiradicaliche
della pianta ma non è ancora possibile attribuire tale azione ad una
frazione
ben identificata di principi attivi nello Zenzero sono presenti,
infatti, poliosi, sostanze orotate, resine, mucillaggini, pectina, acido
malico ed
ossalico ed un diverso alcaloide: il gone.
Le proprietà antiradicaliche aprono
nuovi campi applicativi e ciò trova riscontro nella moderna farmacologia.
Lo stress ossidativo è inferiore in quei fumatori che
assumono nutrimenti ricchi di polifenoli, che altro non sono se non altri
antiossidanti naturali che sovente lavorano in sinergia con la vitamina C.
Ne
sono ricchi i cereali integrali, i legumi e numerose spezie come la curcuma , il
curry, lo zenzero, il peperoncino, il pepe, il timo, il rosmarino.
La radice
dello Zenzero viene adoperata sia a scopi gastronomici che terapeutici per la
sua evidente capacità di intervenire nelle irritazioni dell’apparato
gastroenterico.
L’attendibilità di molti dei suoi usi medicamentosi popolari è
stata comprovata particolarmente contro la cinetosi (mal di mare e d’auto) e in
vario modo per i segnali legati alla nausea, come stordimento e vomito
(comunque da non usarsi in gravidanza). In fitoterapia viene proposto per la
difesa contro infreddature e influenza e per coloro che sono afflitti da ipercolesterolemia.
Studiosi del Department of Internal Medicine, in
collaborazione con la National Yang-Ming University di Taiwan, hanno
documentato che lo Zenzero riduce le nausee derivanti dalla chinetosi (mal
d’auto, mal di mare…) bloccando l’ aumento di disritmia gastrica e l’aumento nel
sangue di vasopressina. La pianta dello Zenzero (Zingiber officinale Roscoe) fa
parte della categoria delle Zingiberaceae.
Dello Zenzero si impiega il rizoma
per scopi officinali poiché esso è particolarmente dotato di oli essenziali (sesquiterpeni
e alcoli) e di una molteplicità di composti di origine fenolica facenti parte
della classe dei gingeroli e degli shogaoli, responsabili sia dell’aroma che del
sapore alquanto penetrante ed anche delle caratteristiche biologiche.
Per
cercare di capire la complessità di questo vegetale medicamentoso, bisogna
rendersi conto che nello Zenzero sono stati rinvenuti perlomeno trecento
elementi chimici differenti.
Lo Zenzero può facilitare i normali movimenti di
contrazione dello stomaco e dell’intestino favorendo altresì un effetto
antinausea e antivomito plausibilmente per interazione sul Sistema Nervoso
Centrale dei recettori della dopamina e della serotonina.
Dopo essere stati
assimilati, i principi attivi dello Zenzero mostrano una valida attività
antinfiammatoria e per questo motivo gli estratti della pianta sono stati
recentemente utilizzati anche in composti ad attività antireumatica.
E’
conosciuto anche l’effetto profilattico sulla mucosa gastrica.
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