LIMONE e BICARBONATO per il TUMORE AL COLON
Per il male del secolo le cure alternative stanno aumentando a vista d'occhio: ultima scoperta, o invenzione, la miscela di limone e bicarbonato sembra essere la cura miracolosa per curare il tumore al colon.
Nel corso degli anni soltanto alcune cure alternative sono state sperimentate dagli organi di controllo e verifica del ministero della Salute, ma nessuna di queste è stata dichiarata efficace: le uniche terapie ufficiali, ammesse dalla legge nelle strutture pubbliche e convenzionate, rimangono la chemioterapia e la radioterapia nella lotta contro i tumori.
Sotto forma di integratori alimentari, per esempio, esistono sul mercato mondiale del parafarmaco decine e decine di composti biochimici, quasi sempre su base naturale, che vantano la presunzione di curare e guarire determinate varietà di tumore. TUMORI: LIMONE BICARBONATO PER CURARLI
Il biochimico Gianfranco Valsè Pantellini, scomparso nel 1999 a 82 anni
Si tratta di preparati la cui idoneità clinica è stata testata quasi esclusivamente sulla scorta di studi e sperimentazioni private, ma sulla cui efficacia terapeutica sono in molti a scommetterci e, tra questi, anche scienziati e medici di chiara fama.
Una di queste terapie che da decenni è praticata nel Bel Paese, sembra con successi di tutto rispetto, è stata scoperta dal dottor Valsè Pantellini, biochimico, scomparso alla fine del 1999 a 82 anni.
La scoperta vvenne casualmente nel 1947, quando a un amico di Pantellini, venne diagnosticato un tumore al colon; lo stesso professor Valdoni, autentico luminare dell'epoca, aveva diagnosticato l'impossibilità di operare il paziente, cui erano rimasti pochi mesi di vita.
Nel tentativo di mitigare i dolori allo stomaco di cui soffriva lo sfortunato paziente, Valsè consigliò all'amico di assumere per via orale una bevanda a base di limone e bicarbonato: dopo un anno, e con grande stupore dello studioso, il malato si ristabilì completamente e del tumore al colon neanche l'ombra. La scoperta avvenne casualmente, poiché la somministrazione non venne fatta col bicarbonato di sodio, ma di potassio che il paziente, involontariamente scambiò.
Da quell'episodio la grande intuizione, ovvero l'utilizzo di Ascorbato di Potassio, successivamente arricchito con il monosaccaride Ribosio, nella lotta contro i tumori.
Nell'organismo umano i processi metabolici di base a livello cellulare sono di tipo bio - chimico - fisico: il corretto funzionamento cellulare è regolato da 4 cationi, ovvero, sodio, calcio, potassio e magnesio.
In particolare il potassio è considerato il catione guida dei processi metabolici intracellulari: l'organismo sano si contraddistingue per il corretto funzionamento della pompa sodio - potassio.
L'acido ascorbico, che è un potente antiossidante, si comporterebbe come veicolo trasportatore per il potassio, mantenendo o riportando la sua concentrazione intracellulare ai valori corretti; infatti, uno squilibrio di questo catione è il segnale che l'organismo è a rischio di processi degenerativi e porta come conseguenza lo sbilanciamento degli altri cationi.
Il ribosio, invece, svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare ed è precursore fondamentale dell'RNA (acido ribonucleico) e dell'adenosina (componente di base per la produzione di ATP).
Sin qui il protocollo Pantellini, che lo scienziato aveva studiato con cura per oltre un ventennio prima di decidersi a renderlo pubblico; questo protocollo, diffuso in via privatistica dall'omonima fondazione, ha costi irrisori e, fino ad oggi, non è stato mai sperimentato ufficialmente dalle autorità sanitarie italiane, nonostante diversi riconoscimenti all'estero.
La somministrazione è priva di effetti collaterali, se non in presenza di soggetti allergici alla vitamina C, dovrebbe avvenire sotto stretto controllo medico anche in via preventiva e il sanitario che la prescrive ne risponde in prima persona.
Secondo il Ministero della Salute e gli oncologi dei giorni nostri, il malato di cancro deve seguire le terapie oncologiche ufficiali, le uniche ammesse dalla legge e che sino a oggi hanno dato risultati efficaci nella lotta ai tumori; tutto ciò che esula da controlli e verifiche degli organi di controllo ministeriali rappresenta un pericolo per la salute pubblica.
C'è da dire, però, che i risultati clinici del protocollo Pantellini hanno dimostrato una qualche efficacia terapeutica su diverse tipologie di neoplasie; nonostante ciò la medicina ufficiale ha sempre ignorato gli studi del buon biochimico toscano.
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